Teatro di San Carlo, i Maestri del XX secolo sul palcoscenico

Teatro di San Carlo, i Maestri del XX secolo sul palcoscenico

-Torna in scena dal 5 al 10 marzo Balletto del Teatro di San Carlo diretto da Clotilde Vayer con un dittico, i Maestri del XX secolo che include due coreografie novecentesche:  Concerto di Kenneth MacMillan, concepita sul Concerto n.2 per pianoforte e Orchestra di Dmitrij Šostakóvič e Tema e Variazioni di George Balanchine, ideata sulla Suite per Orchestra n. 3 in sol maggiore op. 55 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.  Dirige l’Orchestra del Massimo napoletano Hilari García. Lo spettacolo sarà in scena dal 5 al 10 marzo per otto recite.  La coreografia di Concerto di Kenneth MacMillan è ripresa da Julie Lincoln, i costumi sono di Jürgen Rose e le luci di John B Read. Pianista solista è Sepp Grotenhuis. Solisti in scena nei tre movimenti in cui è suddiviso il Concerto n.2 per pianoforte e Orchestra di Dmitrij Šostakóvič saranno: nel primo movimento Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo, (Claudia D’Antonio si alternerà con Giorgia Pasini nelle recite dell’8 marzo, del 9 marzo alle 17 e del 10 marzo alle 21). Nel secondo movimento Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi che si alterneranno con Martina Affaticato e Ertugrel Gjioni (8 marzo ore 21; 10 marzo ore 17). Infine il terzo movimento vedrà protagoniste Chiara Amazio, Annalina Nuzzo (8 marzo ore 17; 9 marzo ore 17; 10 marzo ore 21) e Irene De Rosa (8 marzo ore 21; 9 marzo ore 21;).

«Non so perché Kenneth MacMillan abbia scelto proprio il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di Šostakovič, – racconta Julie Lincoln – ma penso semplicemente perché gli piacesse. In realtà cercava una musica in tre movimenti per un balletto in tre parti. Poco prima di questa creazione MacMillan si era trasferito a Berlino come direttore della compagnia di balletto della Deutsche Oper, dal 1966 al 1969, prima di assumere la direzione del Royal Ballet di Londra. Aveva portato con sé Lynn Symour, la sua musa per tanti anni, che divenne anche a Berlino la prima destinataria delle sue coreografie. Il secondo movimento di Concerto – continua la Lincoln – nacque nella composizione di MacMillan mentre osservava il riscaldamento alla sbarra di lei: il pas-de-deux è in realtà la riproduzione di quei movimenti con la mano del compagno di danza che le si offre come una sbarra. Tutto intorno si aggirano molto rapidamente e con passi molto difficili i componenti dell’intero corpo di ballo: una difficoltà tecnica voluta per poter far progredire il gruppo di giovani danzatori che gli era stato affidato. Un ruolo fondamentale è assegnato naturalmente al pianista solista, che a Napoli sarà Sepp Grotenhuis».   La seconda parte dello spettacolo prevede l’esecuzione di Tema e Variazioni di George Balanchine, ideata sulla Suite per Orchestra n. 3 in sol maggiore op. 55 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.   Maître de ballet e répétiteur è Sandra Jennings, i costumi sono di Giusi Giustino. Solisti in palcoscenico Annachiara Amirante, Claudia D’Antonio (nelle recite dell’8 marzo alle 21, 9 marzo alle 17 e 10 marzo alle 21) e Alessandro Staiano. 

«Il balletto ricorda Sandra Jennings – fu creato originariamente negli anni ’40 del Novecento per i suoi primi interpreti, Alicia Alonso e Igor Yougskevitsch, al Ballet Theatre, più tardi divenuto l’American Ballet. Quando sono entrata nella compagnia del New York City Ballet,molti anni più tardi, – prosegue la Jennings –  Balanchine aveva inserito questo brano in un balletto più ampio, dedicato all’intera Suite n.3 di Čajkovskij, rappresentato per la prima volta nel 1970. L’atmosfera che aveva voluto ricreare era quella imperiale russa della fine dell’Ottocento, all’epoca del compositore ma anche del balletto “classico”: vesti lunghe, scarpette da danza e tutù. Balanchine ridisegnò i costumi per questo balletto, usando colori come il bianco, l’arancione, un blu scuro e nuovi tutù. Se i costumi di allora erano molto belli, qui a Napoli sono stati meravigliosamente ripresi da Giusi Giustino».   

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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