Università Vanvitelli, un’eccellenza il dipartimento di Lettere
– “Il Dipartimento di Lettere e Beni culturali della Università Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere rappresenta un’eccellenza scientifica e culturale della provincia di Caserta. E’ risultato tra i 180 dipartimenti universitari d’eccellenza inseriti nella graduatoria del Miur, il Ministero della Ricerca e dell’Università”. A darne notizia sulle pagine Facebook è la professoressa Rosanna Cioffi, pro rettore alla cultura dell’ateneo casertano. Ciò significa che tali dipartimenti saranno finanziati con un importo annuale base di 1.350.000 di euro all’anno per 5 anni.
“Un risultato straordinario – aggiunge con un entusiasmo coinvolgente Rosanna Cioffi – che ci gratifica perché è il riconoscimento di un lavoro di tanti anni, nonostante la giovane età del nostro ateneo. In tutta l’Italia Meridionale siamo soltanto due in graduatoria: il nostro dipartimento di Lettere e quello dell’Orientale”.
Poi, spiega: “Questa premialità che ha istituito il Miur ha avuto due fasi. La prima in cui sono stati selezionati i dipartimenti in base alla valutazione della loro ricerca scientifica attraverso l’Anvur, organo del Ministero. E in base a questa valutazione noi siamo stati il primo dipartimento dell’Università Vanvitelli. La seconda fase è consistita nella valutazione di progetti dipartimentali di sviluppo presentati dalle università. Noi ci siamo impegnati tantissimo anche grazie alla nuova direttrice, la professoressa Maria Luisa Chirico, e naturalmente con l’appoggio del rettore Giuseppe Paolisso, che ci ha sostenuto e ha creduto in questo progetto, così come tutti i componenti dell’ufficio che ci hanno aiutato a costruirlo”.
Su cosa avete puntato per raggiungere l’obiettivo? “Su tradizione e innovazione. Saperi classici ma coniugati alle nuove tecnologie. Abbiamo puntato su un dottorato di ricerca internazionale dedicato alle digital humanities ovvero come comunicare attraverso la rete questi nostri saperi. Abbiamo puntato all’internazionalizzazione. Abbiamo costruito un corpo docente del dottorato di ricerca con cinque professori stranieri. Tutto questo naturalmente legato al territorio”.
In che senso? “Tra i parametri del progetto c’era la coerenza in rapporto al contesto generale. E noi lo abbiamo legato alla storia del nostro territorio”.
Quale sarà il prossimo passo? “Ci arriveranno a breve i primi fondi e starà a noi il compito di spenderli bene. Saranno messi a concorso due posti di associato, tre posti di ricercatore, e ancora altro. E’ bene sottolineare che si tratta di un finanziamento che mira a potenziare i dipartimenti che hanno già operato bene. Ci qualifichiamo ulteriormente!”.
Poi la pro rettore sottolinea con convinzione: “Non c’è bisogno che i nostri ragazzi vadano fuori per cercare la qualità e l’eccellenza perché ce l’hanno in casa loro. E questo risultato lo dimostra ancora di più”.
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