Casertavecchia, il Sacro e il Profano firmati Gianni Genovese
– «L’intenzione è quella di dare spazio ai giovani del territorio e farli crescere professionalmente». Così Gianni Genovese ideatore della rassegna «L’arte del Sacro e del Profano. Dalle Radici alle identità della Tradizione» giunta alla settima edizione e in programma nel Borgo di Casertavecchia dal 21 al 23 giugno prossimi. L’iniziativa è stata presentata al Mac 3, il Museo d’Arte contemporanea di Caserta, nel corso di una conferenza stampa con gli assessori Tiziana Petrillo per la Cultura ed Emiliano Casale per gli Eventi.
Il via con il complesso barocco L’Arcadia Ritrovata, il gruppo specializzato nelle composizioni di musica del tardo Settecento, composto da Domenica Pennacchio (contralto), Marco Rozza (violino ed organo), Ilaria Venuto (violino), Salvatore Ruggiero (violino) e Gaia Ferrantini (Violoncello). Quindi, un interludio di danza con Cloe Greta Lettieri e le coreografie di Fabrizo Coppo e lo spettacolo visivo a cura dei ragazzi del Liceo Artistico ISISS Righi Nervi Solimena, all’interno del duomo di San Michele Arcangelo. Francesca Saldamarco, Sara De Matteis, Davide Bonacci, Ferdinando Gravina, Giuseppe Florido e Andrea Rauso con la collaborazione della professoressa Nunzia Re raffigurano i famosi dipinti di Michelangelo Merisi, in uno spettacolo dal nome Caravaggio, Luci e Ombre. Alle ore 21,30 il polistrumentista Massimo D’avanzo, la danzatrice del ventre Carmen Famiglietti e l’attore Peppe Barile raccontano – all’interno della chiesa dell’Annunziata- Identitè una favola contemporanea dal colore avventuroso e fumettistico. Sabato 22 giugno alle ore 18 spazio alla scrittura con Identità note: Lidia Luberto, autrice di “Miriam Mafai”, Rosario Livatino, il giudice Santo; di Domenico Airoma. Infine, il giornalista Luigi Ferraiuolo con il libro “Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra”.
Saranno i Bottarte Tharumbò a concludere la serata alle ore 21 in piazza Duomo al ritmo di musica etno folk. Domenica 23 giugno, sarà la volta del sacro e delle tradizioni, un momento di raccolta insieme alla diocesi di San Michele Arcangelo alle ore 18. L’associazione Passi e Note concluderà il festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione del borgo antico di Casertavecchia con balli medievali in abiti d’epoca. Va detto che tutti gli spettacoli sono accompagnati dall’esposizione di prodotti artigianali all’interno dei giardini del Duomo e gli stand sono a cura della proloco Casertantica.
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