Covid-19. Promemoria psicologico, i consigli dell’esperto
Armando Rispoli (psicologo e psicoterapeuta) -In questa situazione di incertezza e di sospensione dal normale fluire della nostra vita, è possibile provare ansia, paura, disagi psicologici, disorientamento. Tutte sintomatologie naturali in una fase di crisi ma che devono essere accolte, ascoltate e gestite per non permettere loro di divenire disfunzionali.
Se da una parte i fattori oggettivi dovuti all’emergenza non si possono modificare, possiamo provare a governare, per quanto possibile, gli aspetti soggettivi, in funzione del nostro equilibrio psicofisico, monitorando i nostri pensieri e cercando do temperarli. Questo, se non altro, per evitare di amplificare lo stress che stiamo vivendo responsabile, tra l’altro dell’abbassamento delle importanti difese immunitarie.
Il suggerimento è quello di non seguire minuto dopo minuto l’evoluzione dell’infezione nel mondo e in Italia. Una costante attenzione del pensiero sul Covid-19 provoca solo aumento dell’ansia e non è di alcuna utilità. Meglio pensare a questo periodo come ad una pausa obbligatoria, durante la quale dedicarsi ad altre attività, per esempio a qualche hobby o impegno in casa che non si è potuto fare a causa del proprio lavoro; continuare a studiare o aggiornarsi, senza fermarsi completamente, nei limiti consentiti naturalmente. Importante è la privacy che in casa viene spesso a mancare. A tal proposito è bene comunicare con tranquillità il bisogno di momenti per se stessi ed è fondamentale ritagliarseli.
Se guardiamo la storia, questa non è la prima pandemia che l’umanità ha affrontato. Ne usciremo come da tutte le altre perché l’uomo è capace di far fronte a tutte le difficoltà. Sono dell’idea che riprenderemo le nostre abitudini molto in fretta. Quando le abitudini sono modificate da un agente esterno il periodo di recupero della nostra “quotidianità” è molto breve: Non dobbiamo ritornare a camminare dopo una frattura o un ictus. Semmai, i problemi più concreti saranno economici per tutte quelle persone che non hanno mantenuto il proprio stipendio inalterato e che quindi dovranno cambiare forzatamente le proprie abitudini. Soprattutto a loro va il consiglio di cercare di non “esaperare” i propri pensieri riguardo l’esito di questa fase che vedrà, nel tempo, una certa ripresa. Consiglio di utilizzare questo tempo per reinvertarsi, per aggiornarsi ed essere pronti ad affrontare le sfide che verranno nei prossimi mesi.
Ricordo a tutti che non siete soli e che il senso di comunità in queste situazioni è più forte che mai e la voglia di tornare alla normalità porterà a far risorgere l’economia. Molte persone condividono le stesse difficoltà e solo mantenendo la calma e la lucidità, sarà possibile ripartire.
Vi ricordo che i professionisti della salute mentale continuano a lavorare incessantemente, chi si sente in difficoltà piuttosto che avere paura e nascondersi, può prendere un telefono in mano e fare una chiamata o una videochiamata a tutti noi Psicologi o Psicoterapeuti che non smetteremo mai di essere in prima linea. Un saluto a tutti e teniamo duro.
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