I venti anni della New Hope. La gioia di suor Rita Giaretta
Tiziana Barrella -Nel 2004 come gemmazione del progetto Casa Rut – promosso a Caserta da tre Orsoline per prendersi cura di donne sfruttate – nasce la New Hope una cooperativa sociale fondata sul lavoro principalmente di migranti.
Il “metodo New Hope” è un collaudato e virtuoso sistema con cui si vuole donare nuova dignità a chi ha subito abusi e soprusi, delle nuove speranze, una nuova vita, che consenta di investire le proprie energie, nel lavoro e nelle capacità personali.
L’ideatrice del progetto che ieri ha compiuto 20 anni, suor Rita Giaretta, spiega al fitto pubblico presente che “non si tratta di elemosina per le meno fortunate, ma di nobilitante lavoro, uno dei pilastri fondamentali su cui si basa del resto la nostra Costituzione”.
Nucleo centrale su cui si è sviluppata la ventennale, è stata proprio la tematica della rinascita, che le protagoniste, hanno raccontato magistralmente attraverso i fatti: con le sfilate degli abiti ed accessori moda prodotti dalle ”tessitrici di speranza” – come sono chiamate affettuosamente le aderenti al progetto – con la musica, con emozionanti monologhi e con il narrato di chi ha vissuto in prima persona forti esperienze come la storia raccontata da Joy, autrice dell’omonimo libro, e rinata proprio grazie a chi ha creduto nelle capacità umane e nella grande forza del riscatto sociale.
Con grande emozione, la giovane donna, si racconta svelando anche inedite rivelazioni relative alla sua vita personale.
Joy è arrivata in Italia molto giovane, ma il viaggio della speranza è ben presto divenuto un incubo; grazie a suor Rita ad ottobre Joy, emblema che i desideri possono avverarsi, si sposerà coronando finalmente il sogno di una vita migliore. Joy è un esempio per tutte quelle ragazze che raggiungono l’Italia con un sogno nella tasca, quello di una vita lontana dalle guerre, dalla fame, dalla siccità, per approdare ad un destino diverso che spesso non arriva. Ma come dicono le tessitrici di nuove speranze, non c’è scarto che non possa fiorire e “se puoi sognarlo, puoi farlo” ribadisce ancora suor Rita, che, con un grande sorriso sulle labbra, annuncia che presto la New Hope approderà anche nella Capitale e si spera, in tutta Italia. A moderare l’evento la giornalista Nadia Verdile.
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