La scienza si scopre donna, Florindo Di Monaco alla Canonica
Maria Beatrice Crisci
– “La storia è ricca di donne la cui intelligenza e le cui scoperte sono state offuscate e messe in ombra dagli uomini. Per secoli il mondo della scienza e della medicina è stato un mondo di soli uomini perché entrambe le discipline sono state ritenute appannaggio esclusivo del sesso forte. Le donne, fino all’Ottocento escluse dalle università e dalle accademie, sono state ingiustamente ignorate, vittime di una mentalità maschilista. Eppure molte, con le loro eccezionali scoperte, hanno cambiato il mondo e, rivoluzionando la nostra vita, hanno contribuito sensibilmente al progresso dell’umanità“. Così il professore Florindo Di Monaco che domani 14 novembre sarà protagonista dell’appuntamento del giovedì al cenacolo La Canonica di piazza Ruggiero a Caserta. Il tema sarà “La scienza al femminile. Donne scienziate e donne medico nella storia”. A coordinare i lavori sarà Anna Giordano.
Il professore Di Monaco continua poi: “Un percorso cronologico che parte dall’antichità e, toccando le varie e poche storiche, arriva fino ai giorni nostri mette in tutta evidenza le eroine della scienza e della medicina, che hanno fatto e fanno la storia e meritano di essere annoverate tra i più grandi ingegni di tutti i tempi. Certo, per le donne è stata spesso una strada tortuosa e difficile da percorrere, ma ai nostri occhi si rivela un appassionante itinerario che svela l’altra metà del cielo chiusa nei laboratori, il lato nascosto della scienza e della genialità, uno spaccato di cultura che non deve e non può essere ignorato ma portato in piena luce come nobile esempio per le donne di oggi e di domani.
Grazie al loro notevolissimo valore e alla tenacia con la quale hanno portato avanti le loro indagini, non poche donne nel corso dei secoli, e ancor più negli ultimi decenni, hanno esteso le conoscenze nei vari rami della scienza: matematica, fisica, astronomia, e ancora cristallografia, botanica, paleontologia, ecologia; altre si sono impegnate con entusiasmo nelle branche della scienza medica dalla biologia alla farmacologia e alla genetica”.
E ancora: “Operando e lottando per affermarsi in mezzo a mille difficoltà e ostacoli, con una vita interamente dedicata ad analisi, studi e documentazioni, grandi donne, icone celebri o avvolte dal silenzio, protagoniste assolute o collaboratrici di grandi uomini, insieme agli avanzamenti scientifici epocali che vanno ascritti a loro merito si sono adoperate per promuovere l’emancipazione della donna nel campo della ricerca. Ancor più nell’ultimo secolo i Nobel rosa, benché ancora siano una netta minoranza, dimostrano a tutto il mondo le immense potenzialità del genio femminile in tutti i campi della conoscenza”.
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