Ordine e disordine. La personale di Michele Attianese al Cilento Outlet Village
Beatrice Crisci Ordine e disordine. Questo il titolo della personale di Michele Attianese inaugurata sabato scorso alla Fornace Falcone nel Cilento Otlet Village. L’esposizione a cura di Enzo Battarra sarà visitabile fino all’8 aprile prossimo.
Battarra scrive nel testo di presentazione: “Ordine e disordine: difficile stabilire il confine. L’artista è amante del caos, il genio non ama schematismi e razionalità. Eppure la ricerca è sempre verso un equilibrio interiore/esteriore, verso un bilanciamento di forze opposte e contrarie, magari non uguali, per cui prevarranno di volta in volta l’ordine o il disordine, la disciplina formale o l’impeto creativo.
Michele Attianese percorre avanti e indietro la strada che porta ai due poli opposti, alle estremità mentali. E forse il fascino dei suoi lavori sta proprio nel viaggio, nel tormentato viaggio tra i punti di partenza e di arrivo, pronti a scambiarsi perennemente i ruoli. E non c’è arrivo, e non c’è partenza, ma attrazione e allontanamento tra i luoghi polari della mente. A tutto questo va aggiunta una sana ironia, di quelle capaci di mettere in discussione se stessi e il mondo, le leggi della natura e quelle degli uomini, le regole del gioco e quelle dell’utopia. E così eros e thanatos finiscono per essere i due pali che tengono sospeso il filo su cui si esibisce l’acrobata. E l’acrobata è ognuno di noi.
Certo che il filo per Attianese è quasi una costante, un filo visibile/invisibile che lega gli oggetti della memoria come i volumi del pensiero, che lega le immagini e le tecniche dalla fotografia alla pittura, le opere su superficie e le sculture, le storie e le fantasie. Lega per unire, ma anche per chiudere. Ed è pur sempre una chiusura aperta, con il cielo che entra in una stanza. Così è per “Open space”, il quadro dove un elicottero sorvola le poltrone di un ufficio senza più pareti, e così è per “Enclosure”, la scultura che disegna un recinto con tre solidi legati tra di loro dal ricorrente filo: platonici i solidi, platonico il recinto. Intriganti i suoi disegni di progetto.
Una stanza è anche quella di “Refraction” con le sedie disposte in ordine regolare, tale da dare un ritmo musicale al quadro, fino alla trasgressione della seduta con braccioli. E la stessa musica c’è in “Ordine e disordine” dove le geometrie si intersecano con le persone senza una prospettiva di fuga.
“Doppio piccolo carro”, “Cage”, “QB”: la figura geometrica incombe sulla figura umana in modo anche astrale. Chi porta ordine e chi disordine? Chi è la vittima nel confronto? L’etimologia vuole che il carnefice sia quello che fa carne dell’altro. Ma qui non c’è umana carnalità, solo sacra rappresentazione. I passi si perdono tra le architetture dello spazio e della mente, sono passi perduti di una qualunque storia legata a un filo. Di tutto ciò, nel suo labirinto, Arianna si fece una ragione”.
About author
You might also like
Reggia. Paradiso in mostra, apertura da domani primo luglio
Maria Beatrice Crisci -Anteprima per la stampa oggi per la mostra Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta. Oltre centocinquanta opere tra dipinti, disegni, sculture, arazzi, erbari, libri e
Helix. L’arte di Mario Ciaramella per il Settembre al Borgo
Marco Cutillo (ph Pino Attanasio) – E’ ufficialmente iniziata la 46esima edizione del Settembre al Borgo diretto da Enzo Avitabile. Il festival culturale più antico del Sud ritorna anche quest’anno
Invadere con dolcezza. La lezione della Cracking Art
(Luca Palermo) – Nel corso degli ultimi decenni il tema della relazione tra arte e spazio pubblico è stato oggetto di riflessione tanto da parte della critica quanto da parte