Reggia. Inaugurata la mostra di Nino Longobardi alla Quadreria

Reggia. Inaugurata la mostra di Nino Longobardi alla Quadreria

Redazione – “Nino Longobardi alla Reggia di Caserta” è il titolo della mostra inaugurata questo pomeriggio nelle Sale della Quadreria al piano terra del secondo cortile del Palazzo reale. La mostra sarà aperta al pubblico da domani 16 dicembre fino al 16 marzo. Con il dierettore della Reggia Tiziana Maffei, l’artista Nino Longobardi. La mostra, a 30 anni del lascito testamentario di Lucio Amelio, a completamento del riallestimento della collezione permanente negli Appartamenti Reali, avvia il percorso di valorizzazione e approfondimento dei prestigiosi artisti presenti nella raccolta. Questa nuova ricerca sulla collezione, che rappresenta una straordinaria testimonianza di una fase storica della cultura napoletana, rinsalda il legame della Reggia con Napoli e le potenzialità di un’ istituzione che sviluppa la propria missione culturale operando in un sistema di relazioni nazionali e internazionali.

I lavori di Longobardi fanno riflettere sulla vita terrena citando la morte, attraverso un immaginario fatto di teschi, ossa e figure scarnificate, elementi fortemente legati alla tradizione napoletana, che non costituiscono però un semplice rimando alla morte, ma diventano simbolo di qualcosa di immutabile ed eterno. L’esposizione è una selezione di più di 30 lavori scelti da Longobardi, incentrata sulla figura umana, tra mistica e materia. La complessità dell’opera di Longobardi e la mescolanza di pratiche differenti, dal disegno alla pittura alla scultura, trova in questi spazi la giusta misura, mettendo in prospettiva il grande dipinto su tela del 1983, ora esposto negli Appartamenti reali.  Longobardi lo aveva realizzato per rispondere all’appello di Amelio di reagire con la forza creativa dell’arte al potere distruttivo del terremoto del 1980.

Dopo aver completato l’allestimento permanente delle opere di Terrae Motus lungo il percorso museale, la Reggia di Caserta inaugura con questa mostra una fase di approfondimento sui numerosi e prestigiosi artisti che hanno contribuito alla realizzazione della collezione. Ricordiamo che la visita alla mostra nelle Sale della Quadreria è inclusa nel costo ordinario del biglietto/abbonamento al Museo. L’esposizione sarà visitabile in tutti i giorni di apertura del Museo dalle 8.30 alle 19.15 con ultimo ingresso alle 18.30.

Nino Longobardi (Napoli, 1953) si è formato da autodidatta attraverso la frequentazione di artisti, critici e galleristi, tra cui Carlo Alfano, Joseph Beuys e Achille Bonito Oliva. Fondamentale è l’incontro nel 1968 con Lucio Amelio, con il quale avvia un sodalizio umano e professionale che continuerà fino alla scomparsa del gallerista nel 1994. Dopo la sua prima mostra nello studio di Giovanni Pisani nel 1978 e una personale nella Galleria di Lucio Amelio l’anno successivo, espone a Europa 79 di Stoccarda, Arte Cifra da Paul Maenz, a Colonia, al Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra e alla galleria Venster di Rotterdam. La sua ricerca si concentra sulla figura umana resa in maniera essenziale, asciutta, con pochi tratti sintetici e una ridotta gamma cromatica, indagata attraverso l’utilizzo di varie tecniche, dal disegno, alla pittura, alla scultura.

Nel 1982 partecipa a Italian Art Now: an American Perspective, al Guggenheim di New York, e ad Avanguardia e Transavanguardia alle Mura Aureliane a Roma. Seguono le esposizioni all’Istituto d’Arte Contemporanea di Boston e alla Fondazione Mirò di Barcellona (’83), alla Nationalgalerie di Berlino (’86), al Grand Palais di Parigi (’87) e al Museo d’Arte Contemporanea di Copenaghen (’88). Molte mostre personali si susseguono tra Palazzo Reale di Milano (1998), a Castel Nuovo di Napoli (1999), alla Galleria Civica di Modena (2000) e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2001). Nel 2013 espone al Museo Nazionale di Capodimonte. Nel 2015 partecipa alla 56a edizione della Biennale di Venezia nella mostra Codice Italia nel padiglione nazionale e nel 2017 espone a Galleria II Ponte a Roma.

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