Registro Tumori a Caserta. Finalmente si parte!
(Enzo Battarra) – Auspicato, desiderato, addirittura implorato. Comincia a essere una realtà nella provincia di Caserta il Registro Tumori. La “prima” alla Reggia di Caserta, nella riscoperta Sala Romanelli, dal nome dell’autore dei maestosi quadri presenti in quell’ambiente regale.
A condurre i lavori Angelo D’Argenzio, direttore del Registro Tumori dell’Asl di Caserta, un registro di popolazione generale che copre tutti i 104 Comuni della provincia, per un totale di 924.614 abitanti. Tema del convegno scientifico “Patologie oncologiche in provincia di Caserta. Primi dati del Registro Tumori”.
Dai primi dati inerenti il triennio 2008-2010, si rileva che in provincia di Caserta sono stati diagnosticati 11.940 nuovi casi di tumore maligno, 6.685 (56%) tra i maschi e 5.255 (44%) tra le femmine. E si conoscono anche le percentuali di incidenza delle singole neoplasie.
Anche se i dati sono riferiti al triennio 2008-2010, è certamente questo il primo passo non solo per comprendere quale sia il rischio effettivo per i cittadini di Terra di Lavoro di ammalarsi di tumore, ma soprattutto per indirizzare le risorse sanitarie del territorio verso la prevenzione e la cura delle patologie più frequenti. Vanno individuate anche le specifiche zone della provincia dove prevalgono alcune neoplasie, magari sovrapponendo le mappe sanitarie con quelle del degrado ambientale per verificarne la corrispondenza. In realtà, si parte adesso finalmente con uno strumento che potrà consentire una programmazione dell’Asl e della Regione più appropriata alle esigenze del territorio.
Molte le autorità istituzionali e sanitarie presenti, con una platea che spesso ha anche espresso rimostranze se non addirittura intemperanze. Ma c’era da aspettarselo, il tema è molto sentito nell’opinione pubblica, come è ovvio che sia. E sono stati bravi i tecnici, nel corso della tavola rotonda finale, ben moderata – e non è stato facile – dal giornalista di settore Ettore Mautone, a indicare una terza via rispetto ai “negazionisti” e agli “allarmisti” o “colpevolisti” in tema di correlazione con il danno ambientale. La terza via non può non essere che quella scientifica, basata su dati certi. È quanto il Registro Tumori si propone di fare.
@EnzoBattarra
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