Ristoranti e bar, è Nicola Ferraro il neopresidente della FIEPET
– Nicola Ferraro, patron del brand Tre Farine, è il nuovo presidente provinciale della FIEPET, la Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici. È questa l’associazione di categoria che opera in rappresentanza degli operatori del settore degli esercizi pubblici associati alla Confesercenti Caserta. La proclamazione ieri sera all’unanimità nel corso dell’Assemblea dei Soci. Ad avanzare la sua candidatura il presidente di Confesercenti Salvatore Petrella, in quanto Nicola Ferraro è titolare di tre attività tra Caserta, Marcianise e Aversa e quindi idoneo a rappresentare, facendo da trait d’union con loro, i colleghi della categoria ristoranti-bar di tutta la provincia, in un momento così delicato legato alla crisi provocata dal Covid 19.
Nicola Ferraro, già consigliere della Fiepet da due anni, nell’accogliere questo nuovo incarico, si è detto pronto a impegnarsi nel rappresentare e tutelare le imprese della Federazione. Queste le sue parole: «Sono lusingato della carica affidatami all’unanimità dai colleghi che cercherò di non deludere. Ringrazio il presidente Petrella, il direttore Gennaro Ricciardi, in particolare Ivan Fiorillo, anch’egli neoeletto presidente cittadino, Giuseppe Delli Paoli, Michele della Rocca, Beniamino Fusco, il maestro Franco Pepe, Micheal Setaro e altri operatori. La mission sarà quella di creare una vera rete e fare sinergia tra gli associati della categoria ristoranti-bar, che molto spesso si perdono in una mentalità concorrenziale anche sleale che certo non aiuta l’intero comparto. Cercherò di creare momenti conviviali, appuntamenti e salotti che possano permettere confronti e crescita professionale.
Il mio primo impegno sarà quello di presentare una istanza al livello nazionale dell’organizzazione, per sensibilizzare sul particolare disagio che vivono gli esercenti dei piccoli Comuni, specie dell’Alto Casertano, con bassa densità abitativa. Tali esercenti, nonostante la zona gialla, e quindi chiusura limitata alle 18, non generano corrispettivi e quindi sono costretti a rimanere chiusi. Pertanto, chiederemo di espandere l’orario di apertura, soluzione che gioverebbe a tutte le attività di periferia, anche alle medie strutture che, pur lavorando a pranzo, non riescono a colmare i costi di gestione. Insomma, la proposta è di consentire la somministrazione ai tavoli in zona gialla almeno fino alle 22. Potrebbe essere la giusta soluzione per arginare le perdite in piena sicurezza, evitando comunque gli assembramenti della movida».
Il neopresidente Ferraro poi aggiunge: «Altro punto sul quale mi concentrerò, volendo guardare con sguardo ottimistico il futuro, è di fare convezioni con gli istituti di credito. Lo scopo è di abbattere le commissioni sul transato Pos, che potrebbe lievitare con il programma cashback già in vigore nonostante il bonus Pos 2021 che copre attraverso un credito d’imposta il 30% delle commissioni addebitate all’esercente. Vengono escluse però le imprese che superano i 400.000 euro di fatturato, che sono perciò costrette a cedere parte della marginalità già drasticamente ridotta per via della pressione fiscale. Credo che ci sia un gran da fare in quello che era considerato l’unico mercato capace di non risentire della grave crisi finanziaria del 2007-2008».
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