Stop alla violenza, riuscito evento al liceo Quercia di Marcianise

Stop alla violenza, riuscito evento al liceo Quercia di Marcianise

(Comunicato stampa) -E’ stato un grande successo l’evento “Stop alla violenza: il rispetto e’ la chiave” organizzato dal Liceo “Federico Quercia”, guidato dal Dirigente Scolastico Dott. Diamante Marotta, e svoltosi mercoledi’ 29 novembre 2023, nell’Aula Magna dell’istituto, a partire dalle ore 10.30, per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne.
Un incontro – dibattito sulla violenza, coinvolgente ed emozionante, ma anche farcito da dati oggettivi e da analitica disamina del fenomeno del femminicidio, durante il quale gli allievi del prestigioso Liceo hanno avuto la possibilita’ di confrontarsi con il Prefetto di Caserta, S.E. Dott. Giuseppe Castaldo, oltre che con il Sindaco di Marcianise, Dott.Antonio Trombetta, e con la Giornalista Dott.ssa Marilu’ Musto, Componente della Commissione Pari Opportunita’ dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Ad accogliere gli illustri ospiti , il Dirigente Scolastico Diamante Marotta ed il Collaboratore Vicario Prof. Pasquale Delle Curti.
Folta e gremita di studenti e docenti l’Aula Magna del Liceo ” Federico Quercia” : oltre cento persone che attendevano la parole del Prefetto Castaldo, il ” rappresentate del Governo e dello Stato”, sul tema del ” femminicidio”, quello che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito ” una vera e propria barbarie sociale”.
Queste le classi presenti nell’Aula Magna del ” Quercia”: 3 A- 4A- 5A-5D-5M-5N-3L-3Q, ognuna di esse accompagnata dai propri docenti.
Presenti, altresi’, le le docenti che hanno curato il progetto ” Stop alla violenza”, ovvero le Proff.Giovanna Paolino,Angela Romano e Irene Cecere,oltre che i tecnici audio del Liceo ” Quercia” Sigg Nicola Capasso e Roberto Amoruso.
All’interno dell’Aula Magna, una suggestiva mostra di arti visive realizzata per l’occasione dagli studenti del ” Quercia” sul tema della violenza e, in particolare, sul tema del femminicidio.
Tutti gli allievi, impeccabili in abito nero , hanno accolto il Prefetto Castaldo, il Sindaco Trombetta e la Giornalista Marilu’ Musto indossando un braccialetto di raso rosso, caratterizzato da un nodo,e realizzato dagli studenti delle classi quinte.
” Il nodo serve per ricordare -hanno dichiarato i ragazzi del ” Quercia”- Quando noi facciamo il nodo ad un laccio vuol dire che dobbiamo ricordarci di fare qualcosa. E cosi’ questo filo rosso annodato esiste per ricordarci sempre, e non solo oggi, che la violenza va fermata,evitata e prevenuta in tempo”.
Dopo i saluti istituzionali , Diamante Marotta ha dato la parola alla studentessa Alessia Colella- classe 5 A – che ha portato ai relatori il saluto di tutta la comunita’ dei ” Querciani” ed ha letto, in maniera superba, un monologo, realizzato dagli stessi studenti, nel quale si sono toccati vari aspetti della tematica del femminicidio , da quello normativo -giudiziario – casi Melania Rea e Tiziana Cantone- a quello affettivo- sentimentale, passando anche per le interpretazioni date dalla cinematografia alla onnipotenza del ” maschio sulla femmina”.
A legare gli interventi dei relatori la domanda , forse non tanto scontata, presente nel monologo di Alessia Colella e che Marilu’ Musto ha perspicacemente girato ai presenti,ovvero: ” Che cosa e’ l’amore ?”.
““Quando parliamo di violenza, non parliamo d’amore – ha affermato Diamante Marotta- e questo dato spiega fatti legati a fenomeni di violenza sulle donne, nelle quali si verifica una tendenza a metterli in relazione, anche verbalmente, con il concetto il amore, quasi ad attenuarne la gravità. Come cittadini ed educatori invitiamo i nostri ragazzi ad avere maggiore attenzione e consapevolezza verbale sul tema e ad affrancare ogni atto di violenza dal concetto di amore, per una corretta comunicazione nel rispetto e a tutela di tutte le donne, vittime o potenziali tali. Le discriminazioni di genere, gli stereotipi sulle donne radicati nel substrato socio-culturale, la divisione di ruoli e l’esistenza di relazioni di potere disuguali tra donne e uomini sono fattori che costringono la donna a permanere in una condizione di subalternità in cui si alimenta il ciclo della violenza. I femminicidi sono pertanto gesti estremi di violenza che sottendono una realtà complessa di oppressione, di disuguaglianze, di abusi, di violenza e di violazione sistematica dei diritti delle donne”. Riguardo al tema della violenza e, in particolare , al femminicidio, il Prefetto Castaldo ha sottolineato l’importanza che, oltre l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, si debbano implementare le iniziative, educative, culturali e sociali facendo rete tra tutte le istituzioni. “Non esistono risposte semplici alla esigenza di arginare le manifestazioni di violenza servono risposte olisitiche e di sistema”, ha detto. “Dobbiamo saper agire su più livelli. Le specifiche attività di prevenzione e repressione devono saldarsi con investimenti socio culturali contro la violenza e contro le condizioni che la alimentano, I Comuni hanno un ruolo importante sul terreno della individuazione delle situazioni più difficili .Va poi valorizzata la capacità del mondo della scuola di rafforzare l’inclusione sociale, integrando e sostenendo ulteriormente l’impegno e le progettualità”.I femminicidi, uno degli aspetti più oscuri e dolorosi della nostra società, e non solo, rappresentano una tragica realtà che richiede l’attenzione di tutti noi. Si tratta dell’uccisione sistematica e deliberata di donne basata sul genere, e si manifesta in molte forme e circostanze non solo in Italia ma in tutto il mondo. Questo fenomeno inquietante ci costringe a riflettere profondamente sulla nostra società, le sue radici e la necessità urgente di un cambiamento culturale e strutturale. “Le statistiche dei femminicidi – ha continuato Marilu’ Musto- sono allarmanti. In molte parti del mondo, le donne sono uccise semplicemente perché sono donne. Questo può avvenire in contesti familiari, relazionali, o addirittura come risultato di violenza di genere diffusa. Ogni anno, migliaia di donne perdono la vita a causa di questa violenza. Questo non è solo un problema di un paese o di un continente, ma un problema globale che richiede una risposta globale. La misoginia, la disuguaglianza di genere, la cultura dell’oppressione e la mancanza di rispetto per i diritti delle donne sono solo alcune delle cause che alimentano questa violenza. In molte società, le donne sono ancora considerate inferiori agli uomini, una visione distorta che giustifica e perpetua questi atti orribili. Una delle chiavi per porre fine ai femminicidi è un cambiamento culturale profondo”. “I Comuni -ha continuato il Sindaco Trombetta- sono chiamati a far sentire la propria voce contro i femminicidi e contro la cultura che li genera, ma sono chiamati soprattutto ad assumersi precise e concrete responsabilità. E questo riguarda in primo luogo le istituzioni, a ogni livello, e noi sindaci che siamo da sempre il volto dello Stato più vicino ai cittadini.Tante donne vittime di minacce e di abusi si rivolgono alle amministrazioni locali e alle loro strutture per ricevere asilo, protezione, aiuto. Quella dei centri antiviolenza è la forma di sostegno più importante, perché è la più vicina, immediatamente disponibile, più capace di comprendere e di accogliere. Ed è per questo che oggi sentiamo il dovere di dire ad alta voce che lo Stato, anche a livello locale, deve continuare ad impegnarsi, e sempre di piu’, per le donne vittime di violenza e a rischio di femminicidio di fronte alla dimensione del dramma che viviamo”. Tantissime le domande, sul tema della violenza e del femminicidio che i giovani del “Quercia” hanno posto e alle quali il Prefetto Castaldo, il Sindaco Trombetta e Marilu’ Musto hanno risposto in modo esaustivo in un clima di sereno scambio, inclusivo ed interattivo Al termine dell’evento, i ragazzi hanno omaggiato ciascuno degli illustri ospiti con un’opera visiva simbolo della lotta al femminicidio – realizzata dagli stessi studenti del ” Quercia” – e con composizioni floreali natalizie. A sua volta Marilu’ Musto ha donato al Liceo di Diamante Marotta un quadro con simboli contro la violenza alle donne. Durante l’intera manifestazione gli studenti hanno percepito, in maniera profonda, la presenza dello Stato : al “Quercia” ,dunque, per celebrare la giornata internazionale contro la violenza, si e’ parlato d’amore, quel sentimento che nasce dalla serena riflessione e dalla pacata condivisione di valori umani, che ti spinge ad affrontare le sfide piu’ dure della vita sapendo che nessuno puo’ farti del male perche’ non sarai mai solo.

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