Budget sanitari esauriti a Caserta, interviene Salvatore (AISA)

Budget sanitari esauriti a Caserta, interviene Salvatore (AISA)

Claudio Sacco

– «Siamo alle solite. Al rientro dalla pausa estiva, i cittadini campani e, in particolare, quelli casertani, sono costretti a pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie».

Così Antonio Salvatore, presidente dell’Aisa, Associazione italiana Specialista Ambulatoriale. Che poi chiarisce: «Ancora una volta, infatti, i budget di quasi tutte le branche specialistiche sono esauriti.

A causa di ciò, TAC, Risonanze Magnetiche, PET e finanche la radioterapia saranno erogate dai centri accreditati – strutture pubbliche a gestione privata – solo a pagamento.
Questa è la triste realtà ufficializzata dall’ASL di Caserta con una comunicazione.
Ma qual è la causa di tutto ciò?
La evidente assenza di programmazione sanitaria e, segnatamente, l’incapacità di chi detiene la governance regionale di rilevare i fabbisogni effettivi (qualitativi e quantitativi) delle prestazioni sanitarie, onde garantire il diritto alla salute dei cittadini per 12 mesi l’anno.
Al di là, quindi, dei proclami di alcuni, questa è la triste realtà che ci accompagna da oltre un decennio.
Ciò nonostante, c’è chi auspica l’uscita dal commissariamento, “sperando” nella provvidenza e, soprattutto, nelle auspicate benevolenze del nuovo Ministro della Salute.
Costoro dimenticano, tuttavia, che, nonostante il commissariamento perduri da un decennio, la Campania ha ricevuto fiumi di denaro, sia riducendo il gap del passato, in termini di quota capitaria, sia ottenendo rimesse integrative.
Pur tuttavia, i problemi sono sempre gli stessi; anzi sono addirittura aumentati.
Infatti, pur in presenza di una recente sentenza del Consiglio di Stato, che obbliga la Campania a determinare i fabbisogni effettivi, la sottostima cronica dei budget si riversa, inesorabilmente, sulle famiglie casertane.
E che non si dica che le risorse sono insufficienti, essendo, per contro, assolutamente adeguate al fabbisogno, qualora, tuttavia, vi fosse un’attenta gestione della sanità pubblica.
Insomma, il sistema accreditato, che garantisce il 67% delle prestazioni ambulatoriali in Campania, spendendo solo il 3% del Fondo Sanitario Regionale, è costretto a pagare, more solito, l’inefficienza e gli sprechi che, senza tema di smentita, si annidano inequivocabilmente nelle strutture pubbliche.
Circostanza che, pur essendo nota ai più, viene scientemente celata con sterili proclami.»

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10140 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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