Do ut do. Dopo Caserta fa tappa al Madre di Napoli
(Beatrice Crisci) – La casa “Do ut do” disegnata da Alessandro Mendini fa tappa oggi al museo Madre di Napoli e sarà visitabile fino al primo agosto 2016 presso la nuova Project room. La presentazione del progetto si terrà alle ore 18.30 nella sala della Musica con Margherita Guccione, direttore del Maxxi Architettura, Valeria Monti del Comitato “Do ut do”, l’architetto Nanda Vigo, insieme con Pierpaolo Forte, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e Andrea Viliani, direttore del museo Madre. Intanto, le installazioni video e virtuali 3D della casa “Do ut do”, disegnata appunto da Mendini, con le stanze e il giardino progettati da altri tredici importanti architetti e designer, è stata presentata ieri nella Sala Romanelli della Reggia di Caserta.
Oltre a Mendini, nell’operazione sono coinvolti nomi come quelli di Renzo Piano, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi e tante altre archistar. All’inaugurazione ieri alla Reggia anche Nanda Vigo, antesignana dell’architettura al femminile. A fare gli onori di casa il direttore Mauro Felicori, con lui, autorità politica e accademica, il filosofo Sebastiano Maffettone, consigliere del governatore De Luca per le attività culturali, Alessandra Fini Zarri, presidente del comitato “Do ut do”, e Maurizio Marinelli della Fondazione Isabella Seràgnoli.
@beatricecrisci
About author
You might also like
Jazz in vigna. Musica, cibo e vino ai Campi Flegrei
Magi Petrillo -Arriva al terzo appuntamento col “Jazz in vigna” per sabato 18 luglio a partire dalle ore 21 nella splendida location dell’Agriturismo Il Gruccione della famiglia Iovino. Un’oasi al
Canto per un fiore, parola-danza nel duomo di Casertavecchia
Maria Beatrice Crisci – «Canto per un fiore». È la pièce di ParolainDanza che andrà in scena sabato 27 novembre alle 19 nel duomo di Casertavecchia. Adattamento e regia di
Pacchetto Caserta, tavolo sul turismo con l’assessore Casucci
-Un “Pacchetto Caserta” che avrà come obiettivo quello di trattenere i turisti in città peralmeno un paio di giorni, facendo conoscere loro tutti i principali attrattori culturali delCapoluogo e delle