Giovedì a La Canonica. Incontro con Lorenzo Tommaselli
Claudio Sacco -Giovedì 5 marzo 2020, alle ore 17, si terrà la sedicesima riunione della stagione 2019-2020 de “La Canonica” per ospitare il professore Lorenzo Tommaselli, in precedenza già ospite per presentare i libri di José María Castillo “La laicità del Vangelo” il 2 marzo 2017 e “L’umanità di Gesù” lo scorso 4 aprile 2019, da lui stesso tradotti. In questa sua terza presenza sulla cattedra de “La Canonica” il professore Tommaselli presenterà il nuovo libro del celebre teologo spagnolo Castillo, da lui stesso tradotto in collaborazione con Dario Culot, dal titolo “L’umanizzazione di Dio.
Il professore Tommaselli inizierà la sua conferenza ponendo le domande che Castillo si pone nella sua opera cristologica, cioè: Gesù Cristo è esistito? E, se è certa la sua esistenza, cosa ha detto, cosa ha fatto? Cosa rappresenta Gesù di Nazareth per tutti noi e per ciascuno di noi? E illustrerà come Padre Castillo cerca di dar risposta a queste domande, iniziando a sottolineare che quell’ebreo sconcertante, che è stato Gesù, ha portato a termine la rivoluzione più stupefacente che si è verificata nella storia delle tradizioni religiose dell’umanità. Una rivoluzione che la religione ufficiale ha prontamente controllato, addomesticato e ben integrato nel sistema. Infatti, la religione dei templi e delle leggi, dei sacerdoti e degli altari, la religione delle molte liturgie e dei pochi sentimenti di umanità, è stata quella che ha espulso Gesù dalla città santa, lo ha tirato fuori dallo spazio sacro e lì, nell’ambito del profano, del laico, del secolare, proprio lì lo ha assassinato. Tutto ciò è storicamente accaduto affinché per tutte le generazioni fosse evidente che il Dio di Gesù non s’incontra nella trascendenza e nella divinità, ma nell’immanenza e nell’umanità. Piaccia o no, le ultime generazioni nate nei paesi dell’Occidente sono segnate dalla drammatica formula coniata da Nietzsche ne L’Anticristo: «La concezione cristiana di Dio […] è una delle concezioni di Dio più corrotte che siano mai state raggiunte sulla terra. Forse rappresenta persino il livello più basso nell’evoluzione discendente del tipo di divinità. Dio degenerato nella contraddizione della vita, invece di esserne la trasfigurazione e l’eterno sì!». Ma Nietzsche o nessuno tra i mortali, quando pronuncia la parola «Dio», non sta parlando di Dio, quel Dio Padre e Madre, che Gesù è venuto a farci conoscere. Infatti, in Gesù Dio «si è spogliato del suo rango ed è diventato come uno tra tanti». Ed è lì, e solo lì, svuotandosi di tutto il potere e di tutta la gloria, nella ricerca della nostra propria umanità, che è possibile trovare il senso della vita, che trascende le rappresentazioni del Trascendente che noi ci siamo fatti e di cui con frequenza e per disgrazia ci siamo serviti alla lettera per dividerci di più e per farci più male gli uni agli altri.
Il prof. Lorenzo Tommaselli, laureato con il massimo dei voti in Lettere classiche, è dal 1997, in qualità di vincitore di concorso ordinario a cattedra, docente di lettere classiche presso il Liceo “Alfonso Maria de’ Liguori” di Acerra (Na). È stato docente invitato di latino e greco biblico presso la Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, sezione san Luigi, ed ha tradotto e curato le pubblicazioni in italiano di Jacques Gaillot e José María Castillo.
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