La Pasquetta dei casertani. Tra Reggia, picnic e buona tavola
– I fasti della Pasqua sono ormai trascorsi. Passata è la festa, con la sua spiritualità, con la sua fede, ma anche con la sua tavola. Da anni OndaWebTv dà prima del periodo festivo le sue indicazioni ai casertani, le sue coordinate per una tavola pasquale che sappia esaltare la tradizione tra raffinatezze delle proposte e capacità di innovare il patrimonio gastronomico. Si cerca l’equilibrio tra territorio, tradizione e innovazione.
Resta ora il pranzo della Pasquetta a chiudere il ciclo gastronomico. I forzati dell’alimentazione si impegneranno in popolari «braciate» di carne consumate en plein air. I più mattinieri riusciranno a visitare il Parco della Reggia. I più alternativi sceglieranno i profumi di Oriente. Per loro sarà aperto Nippon, il ristorante che fa sushi e fusion nel cuore di Caserta. Sempre più affollato, tra un po’ si sposterà di pochi metri su corso Trieste in locali più ampi.
Tra le migliori realtà della città di Caserta che aprono le loro porte nel #lunedinalbis, ci sono il Vovo Pacomio, l’Osteria Nunziatina, Tre Farine, Il Cortile.
Al Vovo Pacomio, così come all’Osteria Nunziatina, la cucina è sempre all’insegna della tradizione pasquale: pizza piena, lasagna al frno, agnello paesano con patate e carciofi.
#TreFarine per la #Pasquetta propone di lasciarsi accarezzare dal gusto della #tradizione. Parmigiana stracciata su ristretto di pomodoro cialda di pane e gel di parmigiano. Lasagna ai carciofi. Guancia brasata, asado cotto a bassa temperatura, capocollo glassato con chutney di frutta e patate novelle alle erbe. Solo alcune delle proposte.
C’è poi Il Cortile, ristorante nato da un’idea di Michele Miccolo, appassionato di cucina e chef ormai collaudato. Sede in via Galilei nel cuore del centro di Caserta. La volontà è quella di far sentire l’ospite a casa, portando in tavola prodotti bio e a chilometro zero. Ecco l’offerta per la giornata di Pasquetta: minestra maritata e tortano come antipasto. Trofie crema di pistacchio e speck come primo. Entrecote con rucola, pomodorino e grana per secondo. E naturalmente per finire la classica pastiera napoletana.
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