Mi ami? No, ti voglio bene. L’amara storia della friendzone
(Marina Niceforo*) – In principio fu il personaggio di Joey, in un episodio del 1994 della serie tv Friends, a utilizzare per primo l’espressione “essere nella friendzone” nel tentativo di far capire all’amico Ross che i suoi sentimenti per la bella Rachel non erano corrisposti. Ross si trovava, in effetti, in quella odiosa “zona degli amici” (dalle parole inglesi friend=amico e zone=zona) diventata così famosa negli ultimi anni, pur essendo (purtroppo) sempre esistita.
Dopo un periodo di quiescenza, la parola è tornata a diffondersi negli ultimi anni attraverso i social media e grazie al programma televisivo di MTV “FriendZone: amici o fidanzati?”, in cui i partecipanti provavano a dichiararsi all’amico/amica del cuore per trasformare il rapporto di amicizia in qualcosa di più. Oggi le parole “friendzone”, il verbo derivato “friendzonare”, o espressioni come “essere friendzonato/a” sono modi di dire utilizzati e riconosciuti anche nel linguaggio corrente dei più giovani.
Alla voce “friendzone”, l’Oxford Dictionary recita: “A situation in which a friendship exists between two people, one of whom has an unreciprocated romantic or sexual interest in the other” (una situazione di amicizia tra due persone in cui uno dei due ha interessi di natura romantica o sessuale non corrisposti verso l’altro). Come è successo per altri anglicismi, la parola potrebbe certo entrare anche nei dizionari di lingua italiana, tanto più che espressioni italiane corrispondenti come “dare/prendere un due di picche” o “rispondere picche” si allontanano sempre più dal vocabolario delle nuove generazioni; per ora, però, la sua diffusione è attestata soltanto a livello informale.
Grazie all’immediatezza con cui comunica il suo significato, questo neologismo si presta perfettamente all’uso nei social e negli altri media: quale parola migliore per riassumere in maniera chiara e sintetica una condizione così comune per le persone di ogni età e sesso?
Eppure sono tante le canzoni e i film che hanno sfruttato il tema dell’amore non corrisposto senza ricorrere alla parola friendzone, una su tutte la canzone cult degli anni ‘90 “La regola dell’amico”, in cui gli 883 ricordavano saggiamente: “Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente”.
*Dottorato di Ricerca in “Eurolinguaggi e Terminologie Specialistiche”, Università di Napoli “Parthenope”
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