Music City Hall Napoli 2017 esalta la tradizione musicale
(Mario Caldara)
– Musica è tradizione, specialmente se il contesto è quello napoletano. Secoli di musica, di canzoni che sono diventate storia, tramandate di generazione in generazione, rappresentano una parte del nucleo identitario della città. La musica napoletana è un fenomeno culturale potentissimo, che ha oltrepassato qualsiasi confine. Tutto il mondo la riconosce, la apprezza, grazie soprattutto ai grandi artisti che l’hanno esportata e ne hanno fatto motivo di vanto. La città, che brilla anche grazie alla musica, un immenso patrimonio culturale, intende darle il giusto tributo attraverso Music City Hall. Un programma fittissimo, cominciato il 2 e il 3 giugno, prevede una serie di concerti che esalteranno la tradizione musicale napoletana e percorreranno interi periodi storici. Dalla tradizione napoletana del sedicesimo secolo ai grandi cantautori del Novecento, si attraversa la storia rievocando la musica ma anche tutti gli altri campi artistici, che senz’altro l’hanno arricchita, in uno scambio reciproco di influenze. I concerti sono, quindi, un viaggio nel tempo, possibili grazie alle varie associazioni cui sono stati affidati, quali l’Accademia Mandolinistica Napoletana, l’associazione “Arte Area”, l’associazione culturale “MB Concerti” e l’associazione “Musicapodimonte”. La Sacrestia della Chiesa di San Severo al Pendino è il luogo dove tanta arte, tanta musica, già da venerdì 3 giugno, è stata espressa. E per ogni venerdì e sabato, fino all’ultimo appuntamento del 29 luglio, la musica sarà quella della Napoli storica, in nome della bellezza di questa città, una volta, polo culturale libero che ispirava poeti, scrittori e musicisti, capitale rispettata e ammirata. Di quella città, che appartiene a un tempo lontano, sono rimaste parecchie tracce, che resistono e ce la stanno mettendo tutta per sopravvivere. Basti pensare all’architettura di alcuni edifici, alle produzioni letterarie napoletane o alla musica: sono canali da esaltare, da celebrare, necessari per il ritrovamento di un’identità smarrita troppo a lungo. Un’identità però riconoscibile, recuperabile con quel senso di appartenenza che pare venga spesso a mancare.
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