Senti chi parla, i cani ci guardano. E vivono in armonia con noi
– Avete presente quando un bambino vi guarda negli occhi, per poi girarsi verso un oggetto indicandolo e poi tornare nuovamente a guardarvi negli occhi? Ebbene, quel tipo di comunicazione viene definita di “gesti referenziali”. Potreste mai immaginare che anche i nostri amici a quattro zampe ci parlino in questo modo? La risposta è sì.
Uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Animal Cognition, e condotta dai ricercatori dell’Università di Salford (Manchester, UK) ha dimostrato proprio quello che tanti proprietari di cani riferivano, ma che pochi addetti ai lavori ritenevano possibile, i cani hanno imparato a parlare, o meglio a farsi capire. Certo bisogna enfatizzare il risultato di questo studio nel corretto modo, senza gridare al miracolo, ma di certo c’è da rimanere stupiti. È sempre più stretto il legame che unisce l’uomo ai propri amici a quattro zampe, si vive insieme, condividendo lo stesso tetto, le stesse stanze, addirittura lo stesso letto e ciò rende sempre più forte la necessità di comunicare per poter vivere in armonia. Non più dei semplici condizionamenti, tipici del settore dell’addestramento cinofilo, qui si parla quasi di imitazione dei comportamenti o se non altro di capacità comunicative che vanno ben oltre quello che si pensava fino a poco tempo fa. Quindi il consiglio è di seguire con attenzione ciò che il vostro cagnolino tenta di dirvi, per poterlo aiutare ad ottenere ciò che vuole, sempre nel rispetto di regole che aiutano la nostra convivenza con loro, e magari chissà che non ci dia qualche buon consiglio.
*Addestratore cinofilo ed esperto di pet therapy
About author
You might also like
Festa del Cioccolato. E’ boom di presenze a Caserta
Pietro Battarra – «Il bilancio è estremamente positivo siamo felici dei numeri registrati, perché c’è stato un ulteriore incremento di visitatori, rispetto all’ultima edizione, pertanto il risultato ottenuto rende merito
Un morso alla sfogliatella riccia, il dolce inventato dalle suore
Luigi Fusco – Tra i dolci tipici della tradizione pasticcera napoletana un posto di riguardo è, certamente, riservato alla sfogliatella. Insieme al babà e alla pastiera forma un trittico dolciario
Carpentieri sulle Braci, lo spettacolo al Teatro Nuovo di Napoli
Claudio Sacco – «Le braci», opera dello scrittore ungherese Sándor Márai, nell’adattamento di Fulvio Calise e con la drammaturgia e la regia di Laura Angiulli, sarà in scena, mercoledì 23 ottobre alle ore