Vincenzo De Luca e Mauro Felicori, nasce il patto dell’Aperia
– Aperia della Reggia di Caserta, un luogo incantevole, reso ancor più fascinoso dai figuranti in abiti d’epoca. È stata la serra per il ricovero delle piante del giardino inglese, una sorta di ospedale del verde. Qui avviene l’incontro tra Vincenzo De Luca e Mauro Felicori, l’occasione è data dall’ultimo appuntamento in cartellone di Un’Estate da Re, rassegna che ha raggiunto le diecimila presenze. Non è dato sapere cosa si siano detti il governatore della Campania e il direttore del complesso vanvitelliano. Si sono sorrisi, si sono stretti vigorosamente la mano, ma si sono bisbigliati qualcosa, attenti a non far capire le parole a un nugolo di professionisti dell’informazione e curiosi che li attorniavano, salutando anche altri amici presenti, come il giornalista Alessandro Barbano o il presidente di Confindustria Caserta Gianluigi Traettino o l’omologo salernitano Andrea Prete. Certo, si saranno reciprocamente complimentati per la buona riuscita del ciclo di spettacoli. Ma ci sono altri temi di scottante attualità. Primo fra tutti la collezione d’arte Terrae Motus, custodita nella Reggia, ma che il presidente regionale ha dichiarato pubblicamente di voler esporre a Napoli. E questo non avrà fatto piacere al manager bolognese. Chissà, forse De Luca ha tranquillizzato Felicori, era solo un’ardita ipotesi, utile per attirare l’attenzione sulla raccolta di opere contemporanee.
Ma, si sa, sono entrambi due buoni comunicatori. E non si sono fatti sfuggire l’occasione per fare notizia. Mauro Felicori si è strategicamente fatto da parte e ha lasciato tutta la scena a Vincenzo De Luca, ma perché dicesse ai giornalisti presenti quello che in realtà ha detto in merito al pensionamento del manager: «Mi dispiace per il direttore della Reggia, credo che sia una perdita. Non so se sia obbligato per motivi anagrafici, da questo punto di vita l’Italia rimane un paese demenziale. Sono cose che si vedono solo nella nostra nazione. Non abbiamo ancora imparato a valorizzare il merito fino in fondo con grande semplicità come avviene in tutti i Paesi civili del mondo. Non ho avuto ancora modo di parlare con Felicori. Ha fatto un lavoro eccellente. Lo ringraziamo per il lavoro svolto sia di moralizzazione sia di valorizzazione del patrimonio. Noi come Regione siamo qui. Abbiamo fatto un lavoro di recupero di questa Aperia che era completamente abbandonata. Ricordo la felicità di Felicori quando abbiamo realizzato questo intervento. Spero di parlargli e vedere se è possibile recuperare la sua presenza per un periodo ancora a Caserta e in Campania». Insomma, una promessa, un patto per nuove intese.
Ovviamente una battuta Vincenzo De Luca l’ha riservata anche alla rassegna Un’Estate da Re: «Non solo eventi di grande qualità ma anche una presenza di pubblico giovanile davvero incredibile. Chiudiamo oggi in bellezza con Jonas Kaufmann e Maria Agresta, un recital di grandissimo livello, due delle voci più belle del panorama musicale internazionale. Sono davvero felice».
Da parte sua, Mauro Felicori si è affidato come al solito ai social. Ecco il suo post su Facebook: «Si è chiusa con Kaufmann, la Agresta e un grande successo l’edizione 2018 di Estate da Re, che ha confermato la spettacolare eleganza dell’Aperia, la sua buona acustica, la sua dimensione versatile; ora spero che saremo così bravi da progettare e presentare fin dall’autunno prossimo la stagione 2019, in modo da favorirne la promozione turistica; spero anche che si confermi l’impegno del San Carlo e del Verdi e che si aggiungano altre importanti istituzioni campane, come il Napoli Teatro Festival e il Pomigliano Jazz Festival; insomma, sogno che l’Aperia diventi l’arena estiva delle migliori realtà della Regione». Insomma, sentite le parole di De Luca, sembra che Felicori abbia iniziato già a programmare pur dopo la conclusione del suo incarico…
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