Vita da lockdown al Campania Festival, Senet a Capodimonte
-Il Campania Teatro Festival presenta in prima assoluta domani martedì alle 21, nel Giardino Paesaggistico Pastorale del Museo e Real Bosco di Capodimonte (ingresso Porta Miano) “Senet”, prodotto dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, con Alfredo Angelici, Federica Carruba Toscano e Matilde Vigna (in replica mercoledì 23). “Senet” è uno spettacolo nato durante la “cattività” di Zona Rossa Bellini, progetto che per 76 giorni ha visto un gruppo di artisti isolati in lockdown all’interno del teatro napoletano di via Conte di Ruvo: una provocazione lanciata a seguito dell’interruzione della stagione teatrale nel febbraio 2020, che ha riunito sei fra attori, drammaturghi e registi della scena teatrale contemporanea. Il risultato è una scrittura nata sulla scena nel senso più puro del termine, creata dormendo a dieci metri dal palco. “Cosa c’è fuori?” è la domanda che ha mosso il lavoro, che si basa su una percezione del fuori distorta, sull’idea che una parola, detta su un palco col buio attorno, possa creare un mondo. Le scene sono di Lucia Imperato, i costumi di Chiara Aversano, il disegno luci di Salvatore Palladino e quello sonoro di Alessio Foglia.
Per gli “Incontri del Festival” al Giardino dei Principi (ingresso Porta Grande), alle 19, l’autore e regista Pier Lorenzo Pisano e Stefano De Stefano, docente e giornalista, attraverseranno il testo dello spettacolo prodotto durante l’atipico lockdown trascorso all’interno del Teatro Bellini, e dialogheranno, in presenza degli attori della compagnia, sul tema delle “Scritture di emergenza” e sulle varie forme che il lavoro di scrittura può assumere. Si parlerà, inoltre, anche del romanzo di recente uscita dello stesso autore, “Il buio non fa paura” edito da NN.
La sezione Progetti Speciali, nelle Praterie della Capraia di Capodimonte (ingresso Porta Miano), alle ore 21, propone in prima assoluta “Kassandra” di Sergio Blanco, per la regia, scene e costumi di Maria Vittoria Bellingeri, con Roberta Lidia De Stefano, che firma anche le musiche originali (in replica mercoledì 23). La profetessa Kassandra, microfono e synth alla mano, comporrà sonorità in cui si fondono il lirismo del verso greco e la musica elettronica. Con lei, la sua automobile che è casa, palcoscenico, memoria, tomba. Kassandra vende il suo corpo e si perde nelle parole di una lingua non sua. Con la noncuranza dei visionari accoglie il pubblico, lo seduce e a lui si dona raccontandosi senza filtri. Uno spettacolo ironico ma profondamente toccante, che parla dell’oggi attraverso il mito. Le luci sono di Andrea Sanson.
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