Vittoria Sgarbi conquista Capua e il suo Elmo. Inaugurata opera di Casanova
“Capua ritorna regina con l’elmo di Casanova, che è un artista all’antica, un artista che ha la vocazione civile che negli artisti è oggi assai rara. Lui ha realizzato un’opera per la collettività. E questo monumento lo dimostra”. Vittorio Sgarbi consacra così nella storia l’Elmo di Fieramosca. Fu lui a portarlo alla Biennale di Venezia del 2011 proprio sul prato antistante il Padiglione Italia a ben rappresentare i centocinquanta anni dell’Unità nazionale. Sul palco allestito nel nuovo spazio polifunzionale della città, Cosmo16, lo storico dell’arte tira le conclusioni della tavola rotonda sul tema “L’arte e l’eccellenza in difesa del territorio” con la presenza del sindaco di Capua Carmine Antropoli, il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, il sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Antimo Cesaro, il sottosegretario al Ministero della Difesa Gioacchino Alfano, il presidente del Cira, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Luigi Carrino, il rettore della Sun Giuseppe Paolisso. Quindi, l’assessore alla Cultura Jolanda Capriglione, gli imprenditori Cosmo16 Antonio e Nicola Piccolo, l’architetto Giovanni Palmierodello Studio segmento a di Caserta con i colleghi Nestor Sulkin e Walter Marchissio dello Studio di architettura di Barcellona. A moderare l’incontro Erennio De Vita.
Visibilmente emozionato l’artista Arturo Casanova che chiamato sul palco da Sgarbi ha sottolineato: “Dopo dieci anni finalmente vedo realizzato questo sogno. Uno sforzo artistico e intellettuale, ma anche economico, oggi trova la sua giusta collocazione”. Il progetto esecutivo dell’Elmo e di riqualificazione della piazza è dell’architetto Giovanni Palmiero.
L’imprenditore Antonio Piccolo: “Questo è un progetto ambizioso, uno splendido e fattivo esempio tra pubblico e privato. Abbiamo creduto, soprattutto, nel nuovo e nelle nuove generazioni. E abbiamo voluto dare fiducia a questa iniziativa con Cosmo16, uno spazio aperto alla città e per la città”.
All’iniziativa non è mancato il sostegno del Cira, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, eccellenza capuana nel settore della tecnologia, che ha dato un suo contributo condividendo il percorso innovativo legato alla manifestazione. Premiate anche le eccellenze del territorio come Kilesa Italia, un brand made in Capua con la sua energica imprenditrice Bianca Imbembo.
A seguire tutti i passaggi della realizzazione dell’elmo è stato il fotografo Giovanni Izzo, che con i suoi scatti ha documentato l’intera esecuzione del progetto, dai primi schizzi agli ultimi dettagli di qualche giorno fa a Capua, passando attraverso la collocazione dell’opera nei giardini della Biennale di Venezia dinanzi al Padiglione Italia. Tale documentazione fotografica verrà successivamente pubblicata in un volume dedicato all’Elmo.
Progettato dall’artista come una grande scultura funzionale, l’opera monumentale si apre, dunque, all’architettura per essere abitata e utilizzata, vissuta. Non un casco protettivo quindi, ma l’elmo che diventa una “casa pensante”. La grande struttura dedicata al condottiero capuano Ettore Fieramosca ha un’altezza di nove metri, un diametro di sei e un peso di 15 tonnellate. Sarà il luogo dell’accoglienza, uno spazio fisico e virtuale della città di Capua, una finestra sul mondo, ma soprattutto icona del territorio. L’Elmo si propone come una sorta di struttura su scala urbana, unico esempio in Italia, il cui valore artistico si fonde con la funzione di info-point per i turisti ed è fruibile al suo interno. Ma il Fieramosca Infopoint Monument è anche e soprattutto un’opera monumentale in un nuovo contesto architettonico e urbanistico che è il Cosmo16, uno spazio polifunzionale al servizio della città e del viaggiatore. In questo spazio urbano l’Elmo si erge come una sentinella pensosa a difesa del territorio. Piazza Umberto I diventa così un’area di servizi capace di ospitare anche un parcheggio multipiano che si offre, per la sua strategica posizione e per la geometria dello spazio, a fungere da nodo di supporto del complesso di attività pubbliche collettive, il commercio e i servizi compresi nelle mura della limitrofa città storica. Il vasto spazio di circa 6000 mq ospiterà, dunque, un parcheggio sotterraneo a due livelli per un totale di circa 250 posti auto.
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