Napoli, al MANN il fascino discreto del mondo che non c’era

Napoli, al MANN il fascino discreto del mondo che non c’era

Mario Caldara

Mostra Mann 2– Il presente e il passato sono collegati da un filo conduttore che va protetto e salvaguardato. Il mondo moderno, quello che si vive e che si sta rovinando da decenni attraverso la sconsideratezza e l’affarismo , presenta delle tracce che evocano altri mondi, passati, lontani. Tracce più o meno profonde, dall’impatto clamoroso sulla società, poiché promemoria di ciò che è stato, storie di civiltà da cui si possono trarre insegnamenti.

Mostra Mann 3Tra simili testimonianze, è innegabile l’immenso fascino che suscita tutto ciò che riguarda il mondo degli Aztechi e dei Maya. Al Museo Archeologico di Napoli, ben duecento pezzi d’arte e di storia, riferiti alle civiltà meso e sudamericane, sono in mostra fino al 30 ottobre. I capolavori provengono dalla collezione di Giancarlo Ligabue, che era imprenditore ma anche paleontologo e studioso di archeologia e antropologia. Il mondo che non c’era è la mostra a cura di Jacques Blazy, specialista delle arti pre-ispaniche della Mesoamerica e dell’America del Sud, che fa tappa anche a Napoli e permette di venire a conoscenza di testimonianze e frammenti storici delle culture antecedenti a Colombo, ciò che gli europei conobbero solo tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI. Il contatto con le culture degli Olmechi, dei Maya e degli Aztechi si Mostra Mann 1verificò solo dopo l’invasione – e non la scoperta – del continente conosciuto come America. In tal senso, poter ammirare tesori simili ha più di una valenza: non è solamente una traccia storica, quella che si guarda, ma un’autentica sopravvivenza della storia, che nonostante il trascorrere del tempo e la crudeltà dell’uomo – che per il potere non si è fatto scrupoli di spazzar via il prossimo, si è aggrappata con le unghie alla vita, resistendo fino ai giorni nostri.

Le opere d’arte, tra scultura e oreficeria, mettono in evidenza ricchezza e grande varietà, caratteristiche insite nelle civiltà meso e sudamericane. Unici sono i reperti in mostra, come le maschere in pietra di Teotihuacan, le statuette antropomorfe degli Olmeca, i vasi Maya di epoca classica provenienti dal Guatemala e le Veneri della cultura di Valdivia. I duecento pezzi in esposizione rappresentano il nucleo, la punta di diamante della collezione di Giancarlo Ligabue e, grazie alla mostra al MANN, dopo i successi di Firenze e Rovereto, si può viaggiare indietro nel tempo, tra culture profondamente diverse dalla propria, potendo percepirne la spaventosa bellezza.

About author

Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 9647 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

You might also like

Primo piano

Santo Stefano, storia e leggenda della festa del 26 dicembre

Luigi Fusco -Sono innumerevoli le storie, le leggende ed i miracoli compiuti che insistono intorno alla figura di Santo Stefano, la cui devozione è diffusa in ogni angolo del mondo.

Arte

Mostra Réalités Nouvelles. La preside Corvino, un successo!

Luigi Fusco -«È stato un successo strepitoso», così ha commentato la dirigente scolastica professoressa Alfonsina Corvino dell’ISISS “Righi-Nervi-Solimena” di Santa Maria Capua Vetere al termine del vernissage della mostra Rèalitès

Salute

Caserta, l’ospedale inaugura la nuova Risonanza Magnetica

(Maria Beatrice Crisci) – Ritorna la Risonanza Magnetica Nucleare all’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”. La cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto si terrà giovedì 16 febbraio alle ore 11