2 giugno, Festa della Repubblica. Il profumo della democrazia
-Era la res publica, il supremo interesse collettivo. Dal 1946 è la Repubblica Italiana, nata con il primo voto delle donne. Questa signora dalle vigorose origini ha oggi un anno in più, settantasei. È una democrazia che ha avuto tante vittime, ma si è saputa costruire sugli ideali della Costituzione, primo fra tutti la libertà. È questo il più importante bene comune.
Bello rileggere le frasi dei padri nobili, primo fra tutti Sandro Pertini: “Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati”. L’Italia oggi festeggia il suo essere Repubblica, lo fa tra tanti timori e differenze di opinioni. Tutto questo ha il profumo della democrazia. E risuona ancora il discorso di Pericle: “Qui ad Atene noi facciamo così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia”.
A Caserta la ricorrenza è iniziata con la tradizionale cerimonia presso il Monumento ai Caduti questa volta in versione più intima. Con il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il sindaco Carlo Marino e il comandante del Brigata Bersaglieri Garibaldi Massimiliano Quarto. Quindi, la cerimonia più estesa nella piazza antistante la Reggia di Caserta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Qui il prefetto accompagnato dal comandante della Brigata Garibaldi ha passato in rassegna il picchetto d’onore interforze. Quindi, il rappresentante di Governo ha consegnato 50 onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica a cittadini della provincia, le medaglie d’onore riconosciute ai cittadini italiani, militari deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
I Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta, oltre a partecipare alla cerimonia con un picchetto d’onore, hanno voluto omaggiare tutti i presenti srotolando un grande tricolore sulla facciata del Palazzo Reale, simbolo indiscusso della nostra unità nazionale, della nostra libertà e della nostra democrazia.
Al termine della cerimonia, gli alunni di alcuni istituiti scolastici della provincia (I.C. Don Lorenzo Milani, I.C. Da vinci Lorenzini) hanno illustrato i lavori sulla legalità e cittadinanza attiva svolti durante l’anno scolastico e consegnato i progetti che sono risultati vincitori sul tema dell’educazione civica.
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