Conservazione con innovazione, la camera anossica alla Reggia
– Una nuova strumentazione d’avanguardia sta per arrivare alla Reggia di Caserta per garantire una serie di interventi di conservazione destinati al proprio patrimonio culturale. Nell’ottica di una maggiore salvaguardia degli innumerevoli beni mobili presenti all’interno del plesso vanvitelliano, nelle prossime settimane verrà consegnata alla direzione una camera anossica, un macchinario specifico che funziona tramite un generatore d’azoto. Questo dispositivo permette la conservazione di manufatti d’arte applicata di grande valore, lasciandoli in perfette condizioni di stabilità atmosferica e igrometrica, anche per tanto tempo, senza intervenire attraverso altri tipi di manutenzione. La stessa macchina consentirà all’ente museale della Reggia di preservare i suoi beni e, al contempo, di non ricorrere a ulteriori e costosi affidi esterni, evitando anche l’impiego di sostanze, generalmente tossiche, che vengono impiegate durante i restauri. Difatti, il trattamento anossico con azoto fornisce diversi vantaggi in termini di salvaguardia del patrimonio stesso.
Le opere interessate verranno chiuse in particolati involucri, in modo da non esser attaccate da insetti infestanti o da polveri e agenti inquinanti presenti nell’aria, ma anche da eventuali processi ossidativi, da elementi biologici o da shock legati alle variazioni di umidità. Successivamente, verranno sottoposte ad emissioni di azoto, un gas inerte e innocuo.
Per la Reggia la camera anossica è uno strumento indispensabile, considerata la grande quantità di oggetti storico-artistici, di cui molti non presentano, al momento, un buono stato di conservazione. Di recente, inoltre, a seguito della risistemazione e dell’allestimento dei depositi sono emersi migliaia di pezzi che erano stati allocati negli ambienti più disparati del palazzo.
Tali “reperti” sono da ritenersi delle testimonianze di notevole importanza, in quanto narrano altri aspetti storici della residenza borbonica. Questi beni ritrovati verranno poi catalogati e custoditi con l’obiettivo di essere mostrati, in futuro, ai tanti visitatori del plesso reale.
L’istituto autonomo museale della Reggia, nell’ambito della propria attività programmatica rivolta alla conservazione del suo patrimonio, ha intenzione di condividere tale risorsa con il territorio. Tramite accordi di partnership consentirà il suo utilizzo a professionisti del restauro, provenienti anche da ditte esterne.
L’acquisto della camera anossica è stato possibile attraverso il MePa, il mercato elettronico per la pubblica amministrazione.
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