E le stelle stanno a guardare, al FaziOpenTheater di Capua

E le stelle stanno a guardare, al FaziOpenTheater di Capua

Emanuele Ventriglia -Dopo la breve pausa natalizia, riprende in maniera intensa la programmazione di FaziOpenTheater. Il sesto spettacolo in programma è  “E LE STELLE STANNO A GUARDARE”, anteprima assoluta in Campania, a cura di Antonio Stoccuto di Napoli. Appuntamento domenica 7 gennaio alle 19 nella sala Teatro di Palazzo Fazio di Capua. Drammaturgia e regia Antonio Stoccuto. Interpreti: Antonio Stoccuto – Chiara Di Bernardo DISEGNO LUCI – ELEMENTI DI SCENA – MASCHERE Antonio STOCCUTO

Nota di regia. Il progetto “Le stelle stanno a guardare” è il primo capitolo di una trilogia dedicata all’invisibile. Con questa opera si vuole elaborare un percorso di ricerca che faccia luce su diversi concetti: Le emozioni L’elaborazione del lutto Il rapporto tra morte e vita L’invisibile che collega diverse realtà apparentemente molto lontane. La possibilità di avere antenne che percepiscono un altro non chiaro, ma esistente. L’umano apre uno spiraglio, attraverso l’invisibile, per rivivere interiormente un contatto con ciò che nel presente sfugge. Si viene prima o dopo in relazione
con l’esperienza della morte e nel viaggio che si compie, previve il rapporto con essa accumulando via via, avvenimenti vicini e personali o distanti e impersonali che costringono a farne tesoro. Si elaborano pensieri, sedimentano emozioni, si inventano credi e religioni. Ciò che accomuna tutti, come sosteneva il sociologo Bauman, è che la morte è per definizione la negazione assoluta dell’esperienza, non si può toccare né immaginare, ma quando essa sfiora da vicino un partner, un amico o un familiare, conduce nelle sue realtà. Farne la conoscenza, un certo numero di volte, è come una prova generale di quel che significherà. L’umano percorre il suo viaggio in questa realtà sommersa dalla superficie dei sensi. Il lavoro
drammaturgico presenta elementi che fungono da capisaldi nel divenire dell’esecuzione messa in atto dall’umano, quali: il respiro- il filo rosso – il canto/preghiera – le maschere – l’abbraccio.
L’intera opera è una dedica all’amata nonna.

     

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emanuele ventriglia
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Emanuele Ventriglia - Musicista e cantautore, studia la chitarra e canta fin da bambino. Iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell'Università Vanvitelli, ama l’arte e la creatività in tutte le loro forme. Oltre al portare avanti il suo progetto musicale, ha avviato un percorso di formazione di Marketing e Comunicazione.

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