La mozzarella fa scuola, corso online e poi la pratica sul campo

La mozzarella fa scuola, corso online e poi la pratica sul campo

Ha preso il via la quarta edizione del corso per diventare casari, promosso dalla Scuola di formazione lattiero casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di bufala campana Dop, in collaborazione con il gruppo “FormaMentis”. Per garantire il rispetto di tutte le disposizioni delle autorità in tema di contrasto al Covid19, per la prima volta le lezioni si terranno on line, grazie all’utilizzo di una piattaforma tecnologica che garantirà i collegamenti con tutti gli studenti.

L’obiettivo è creare tra i giovani le figure-chiave del comparto, per rendere sempre più moderno il settore. «Sold out» il nuovo anno di studi: è stato infatti raggiunto il tetto previsto di 20 studenti, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. In particolare, tra gli iscritti del 2020 c’è un giovane proveniente da Israele e un altro dall’India. Due anche le donne che hanno scelto di intraprendere il corso e sognano un futuro da “casare” nei caseifici della filiera. Altri studenti arrivano da Roma, Sanremo, Bari, Napoli e diverse zone della Campania.

Gli alunni affronteranno 500 ore di lezione, tra nozioni di chimica, microbiologia, legislazione e tanta pratica sul campo. Il corso prevede infatti nella prossima primavera un’ampia fase di stage nelle aziende aderenti al Consorzio. Finora sono 38 i giovani diplomatisi alla Scuola, in possesso della qualifica ufficiale di “operatore delle lavorazioni lattiero-casearie”. Il placement del corso è molto alto, circa il 93% degli studenti trova subito un lavoro oppure apre una propria attività nel comparto.

 «Formazione è la parola d’ordine per rafforzare il ruolo da protagonisti della mozzarella di bufala campana Dop nel panorama dell’agroalimentare di eccellenza del Paese. In un mondo completamente cambiato dalla pandemia, noi vogliamo costruire una filiera preparata al mercato», spiega il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.

L’accreditamento del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop nel sistema formativo regionale ha colmato un gap del Mezzogiorno. «Quel progetto ha compiuto tre anni – fa sapere il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani – e sta offrendo sbocchi sociali e occupazionali a tanti ragazzi all’interno di una filiera dinamica e sempre più giovane e rosa. Il 39% degli oltre 11mila addetti nel comparto è under 32, mentre il 30% è rappresentato da donne. Giovani, formazione, ricerca e innovazione tecnologica sono proprio gli asset strategici su cui investire ancora».–

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 9785 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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