Museo Archeologico Antica Capua, la mostra Regina Viarum

Museo Archeologico Antica Capua, la mostra Regina Viarum

Luigi Fusco

-È imminente l’apertura al pubblico della tanto attesa mostra al Museo Archeologico dell’Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere interamente dedicata alla “Regina Viarum”. I Segni del Paesaggio: la via Appia e Capua, questo il titolo dell’esposizione che verrà inaugurata mercoledì 14 settembre, alle 18.00, presso l’istituto museale sammaritano. Un’iniziativa voluta fortemente dalla Direzione Regionale Musei Campania ed organizzata nell’ambito del progetto “I Segni del Paesaggio: la via Appia e i Castelli della Campania”, già inserito nel POC Campania – Programma di Azione e Coesione – Piano Complementare 2014-2020, a cura di Ida Gennarelli e Anna Maria Romano. La mostra è stata ideata in collaborazione con la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Nel contempo è stata concepita con l’obiettivo di unire, tramite un programma di musealizzazione dinamico, i vari luoghi della cultura del territorio campano attraversati dalla via Appia, definita dal poeta latino Publio Papinio Stazio “Regina Viarum”. 

Il fil rouge della mostra si sviluppa difatti lungo un apposito percorso già riconosciuto come una sorta di “museo diffuso”.  Con I Segni del Paesaggio: la via Appia e Capua verrà contestualmente inaugurata una nuova sezione museale dedicata esclusivamente al periodo romano. Al suo interno verranno collocate ben cento opere, tra ritratti e sculture in marmo, statue di grandi dimensioni, affreschi, brani di pavimenti musivi, sepolture, cippi miliari e iscrizioni: tutti reperti legati all’Appia. I materiali in esposizione provengono dal foro, dalle domus, dalle necropoli e dall’Appia stessa e ad essi sono stati attribuiti diversi apparati narrativi.  Non solo le tracce materiali del passato saranno visibili, ma anche video, pannelli e didascalie ragionate, con testi in italiano e in inglese, e proiezioni. La mostra amplia così il percorso museale restituendolo al progetto originario del museo stesso, riconnettendo agli spazi espositivi gli ambienti destinati a deposito, dove, per un quindicennio, è stata conservata la Tomba di Stallia, ritrovata nel corso di uno scavo condotto anni addietro dall’archeologa Valeria Sampaolo. Significativa sarà la presenza nella mostra delle due pregevoli sculture in marmo, il ritratto dell’imperatore Settimio Severo e la testa di Dioniso, trafugate, nel 1985, nell’Antiquarium di Santa Maria Capua Vetere e restituite al pubblico di recente grazie all’operazione di recupero, condotta a livello internazionale, dal Nucleo Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. L’allestimento dell’esposizione si articola in otto sale, scandite da banner che segnano il percorso dell’Appia in città, dal suo ingresso, attraverso l’Arco di Adriano, fino all’uscita dal suo centro per raggiungere l’antica Calatia. Il viaggio ideale lungo la “Regina Viarum” si conclude con la fertilità dell’Ager Campanus e le floride attività agricole praticate dalle élite cittadine in un territorio profondamente marcato dai segni della centuriazione romana.

A simboleggiare la fertilità della Campania Felix sarà la statua di Trittolemo, che, seminando il grano su tutta la Terra guidando un carro alato, compie un’azione civilizzatrice dell’umanità.

Alla mostra dell’Archeologico di Santa Maria fa seguito il catalogo, edito da Electa, compreso nel volume I Segni del Paesaggio: L’Appia e i Castelli della Campania, a cura di Marta Ragozzino, Ida Gennarelli e Anna Maria Romano. Nella medesima pubblicazione sono inoltre presenti una mappa con gli itinerari culturali approntata da V. Addio, A. Coppa, S. Lo Pilato e S. Mataluna, ed un racconto per i più piccoli “Alla scoperta dell’antica Capua” di Antonio Coppa con illustrazioni di Marianna Canciani.

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Luigi Fusco
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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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