Napoli e il Sud di Francesco de Core vanno in Canonica
Maria Beatrice Crisci
– Sarà il giornalista e scrittore casertano Francesco de Core l’atteso ospite de “La Canonica” in piazza Ruggiero, il cenacolo che si è costituito intorno a padre Raffaele Nogaro, vescovo emerito della diocesi. L’appuntamento è per giovedì 28 febbraio alle ore 17. Il Sud e in particolare la città saranno i temi che Francesco de Core, casertano, caporedattore centrale del quotidiano Il Mattino affronterà con gli amici de “La Canonica“. Napoli, una città dai mille volti e dalle mille immagini. Sempre in trasformazione eppure, a giudizio di molti, sempre uguale a se stessa. Capitale di un Mezzogiorno che mai come adesso appare distante dall’Europa, in crisi d’identità, soffocato da problemi atavici come la disoccupazione, la mancanza di infrastrutture, la pressione dei gruppi criminali.
Francesco de Core è autore di saggi su Ignazio Silone, di cui ha curato con Ottorino Gurgo la prima biografia e un volume di scritti giornalistici, e su Albert Camus. Negli ultimi anni ha pubblicato il volume di reportage “Un pallido sole che scotta”, per le edizioni Spartaco, un viaggio letterario da Africo a Napoli passando per la Calabria narrata da Giuseppe Berto, la Salerno di Alfonso Gatto, la Casertavecchia raccontata al cinema da Pier Paolo Pasolini e, infine, approdando nella metropoli riletta da Luigi Compagnone, Gustaw Herling, Nicola Pugliese ed Elena Ferrante. Il volume “Con gli occhi di Caravaggio” (edizioni Intra Moenia) è, invece, una narrazione in forma di diario – con le foto della Napoli di oggi firmate da Sergio Siano – sugli anni napoletani del geniale artista lombardo, che qui visse l’ultima fase della sua travagliata esistenza, tra il 1606 e il 1610. Tra gli altri riconoscimenti, De Core ha ottenuto il premio Capri-San Michele, il premio Olmo e il premio Corbisiero.
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