Pasolini 22-22, grande successo in Spagna per la mostra
-Successo di critica e di pubblico in Spagna per la mostra d’arte contemporanea dedicata a Pier Paolo Pasolini organizzata in occasione del centenario dalla sua nascita. Un’iniziativa di grande spessore che forse andava pensata, in prima istanza, in Italia, magari in territorio casertano considerato il contributo culturale e cinematografico avanzato dal compianto scrittore e regista attraverso il suo Decameron, girato, nel 1969, tra Casertavecchia e Piedimonte di Casolla, frazioni del capoluogo di Terra di Lavoro. Tant’è! “Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna” e pertanto sono stati gli artisti casertani che hanno portato il loro apporto alla collettiva iberica inaugurata martedì 10 maggio.
Ad ospitare l’esposizione, visitabile fino al 30 giugno prossimo, è il Centro Cultural Puertas de Castilla nell’Ayuntamiento de Murcia. Pasolini 22-22, è invece il titolo della rassegna sponsorizzata anche dal Giffoni Film Festival, dalla Fondazione Meeting del Mare e dalla Fondazione Paurides di Elda.
Alla mostra, curata da Carlo Salas, docente all’Università di Murcia e alla “Murica School of Art” hanno aderito i casertani Enzo Trepiccione, Carlo de Lucia e Vittorio Vanacore. Insieme a loro i salernitani Lucio Afeltra e Deborah Napolitano, il friulano Cesare Serafino e gli spagnoli Salvador Torres, Manuel Pérez, Virginina Bernal, Luz Bañón, Kraser, Claudia Buttignol, Alejandro Torres e Simon Ostan Simone.
In ogni opera in esposizione è stata svelata la figura di Pasolini, un intellettuale moderno, poliedrico e con molteplici sfaccettature espresse attraverso varie forme d’arte: il cinema, la poesia, la narrativa e il teatro. Nel contempo, è stato anche un attento studioso della sua società italiana, dei vari fenomeni culturali, politici e sociali. Ha mostrato interesse filologico ai fatti storici e artistici del passato ed inoltre si è interessato anche di linguistica. «Il segno che ha dominato tutto il mio lavoro – scriveva Pier Paolo Pasolini – è questo desiderio di vita, questo sentimento di esclusione, che non diminuisce, ma anzi aumenta l’amore per la vita». Ricordando queste sue parole, Carlos Salas ha presentato la collettiva che successivamente verrà proposta in Italia. «Lo scopo di questa mostra – ha spiegato Salas – è quello di contribuire a questo anniversario, rendendo omaggio a Pasolini attraverso i lavori di alcuni autori contemporanei», sia spagnoli che italiani, i quali hanno presentato una serie di opere realizzate appositamente per l’occasione, impiegando stili e generi innovativi e differenti fra di essi, mostrandone poi gli aspetti più salienti sia dal punto di vista iconografico sia per quanto ne concerne il dato strettamente compositivo.
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