Pompei, torna la vendemmia autunnale nel Parco archeologico
-È stata inaugurata, alla presenza del direttore Gabriel Zuchtriegel, la vendemmia autunnale al Parco Archeologico di Pompei attraverso il consueto appuntamento con il tradizionale taglio delle uve, coltivate nei vigneti delle antiche case, dalle quali viene prodotto il pregiato vino “Villa dei Misteri”. All’evento I visitatori accorsi dall’ingresso di Piazza Anfiteatro hanno avuto il privilegio di scoprire i vigneti del Foro Boario, al cui interno si conserva la cella vinaria, della domus della Nave Europa e della casa del Triclinio all’aperto. In particolare, in quest’ultima residenza è stata allestita la mostra “Metropoli Latina” dell’architetto Andrea Branzi che sarà visibile fino al 30 novembre prossimo.
La coltivazione delle uve e la produzione del vino rientrano in un progetto scientifico dedicato agli impianti e alle antiche tecniche di viticoltura pompeiana. Il piano di ricerca è stato inaugurato negli anni Novanta nell’ambito degli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei. Successivamente, all’iniziativa ha aderito l’Azienda Vinicola Mastroberardino di Avellino. L’idea iniziale, fortemente sostenuta dal Cavaliere del Lavoro Antonio Mastroberardino, venne a caratterizzarsi sin da subito tramite lo svolgimento di un attento programma di investigazione sui metodi e sulle tecniche di viticoltura e vinificazione che venivano praticati nell’antica Pompei.
Il vino era una bevanda molto importante per le popolazioni vesuviane. Le scoperte archeologiche, gli studi botanici e il rilevamento dei calchi delle radici delle viti e degli annessi paletti di sostegno, fermati nel tempo dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., hanno attestato la presenza, sin dalle epoche più remote, della coltura di vigneti anche all’interno del perimetro murario della città, nei giardini e negli orti che abbellivano le case, e nelle abitazioni poste nelle aree periferiche più prossime all’Anfiteatro. “Villa dei Misteri”, vino prodotto dalle uve dei vigneti del sito pompeiano dove venivano già coltivate più di 2000 anni fa, prende il nome da una delle domus più rappresentative del sito archeologico conosciuta soprattutto per i suoi straordinari affreschi con tema iniziatico dedicato a Dionisio dio del vino.
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