POV: quando l’immaginazione diventa realtà digitale

POV: quando l’immaginazione diventa realtà digitale

Camilla Nappi

-I social media rappresentano un terreno fertile per l’emergere di neologismi e tendenze che si diffondono rapidamente, risultando del tutto incomprensibili, talvolta, per chi non frequenta questi ambienti digitali (Cabiria 2017). Un esempio significativo di questo fenomeno è dato da TikTok, che con oltre un miliardo di utenti attivi al livello globale, si è affermato come un social molto popolare tra i giovani (Woof 2023). Pertanto, su TikTok circolano parole ed espressioni che, essendo ampiamente utilizzate dagli utenti, hanno dato vita a un complesso gergo che caratterizza la comunità di questa piattaforma (Wired 2022).

Tra i neologismi che hanno guadagnato recentemente una notevole rilevanza su TikTok e altri social, ritroviamo l’acronimo POV (Point of View), diventato un fenomeno culturale inarrestabile. Tale espressione anglosassone veniva originariamente utilizzata in campo cinematografico per indicare la “soggettiva”, ossia una tecnica di ripresa – tendenzialmente usata nei film thriller e horror – in cui la scena e i personaggi che vi agiscono sono inquadrati dal “punto di vista” di uno dei personaggi (Brandolini 2020). Tuttavia, nell’ambito dei social, il concetto di POV si è evoluto ed ha assunto una differente connotazione, andando ad indicare i video, le foto e i post in cui gli utenti interpretano il ruolo di un personaggio o impersonano una figura specifica. Ciò consente loro di esplorare, dunque, situazioni immaginarie, spesso ironiche o drammatiche, rendendo l’esperienza coinvolgente per il pubblico (De Rosa 2023).

Una delle principali ragioni del successo sui social del neologismo POV risiede nel potere di immedesimazione che da esso scaturisce. Sappiamo che gli esseri umani sono creature empatiche per natura e, l’espressione POV sembrerebbe, dunque, far leva su tale capacità, consentendo agli utenti di immergersi in mondi alternativi, storie romantiche, situazioni comiche o drammi accattivanti. Così facendo, la prospettiva del protagonista offre all’utente l’opportunità unica di vivere momenti diversi da quelli della propria realtà quotidiana, conducendolo persino, in alcuni casi, a sperimentare emozioni contrastanti o appaganti (Pedretti 2023).

La condivisione di contenuti POV sembrerebbe, inoltre, incoraggiare gli utenti a sviluppare le proprie abilità creative e favorire una dimensione socialmente coinvolgente. In tal senso, l’adozione di ruoli e personaggi richiede un livello di immaginazione e di cura nei dettagli, tale da stimolare la creatività individuale. Parallelamente, i contenuti POV coinvolgono spesso una comunità online attiva, nella quale gli utenti possono interagire con commenti e like, rafforzando così il loro senso di appartenenza alla community (Teamworld 2023).

Un altro aspetto interessante riguardante il neologismo POV risiede nella sua capacità di dare origine a vere e proprie “fandom” attorno a specifici contenuti. Mediante tale espressione, utenti e creatori di contenuti hanno la possibilità di agganciarsi ad una base emotiva comune. Pertanto, la creazione di video POV basati su serie TV, libri o film permette ai fan di esplorare ulteriormente l’universo narrativo di cui sono innamorati. 

Nonostante la sua esplosione recente sui social, l’espressione POV sembrerebbe, tuttavia, già essere in costante evoluzione. In effetti, applicando tale concetto a contesti diversi come la politica, l’attualità e la sensibilizzazione su questioni sociali, gli utenti sperimentano nuove forme di narrazione. Ciò evidenzia, dunque, la capacità di tale espressione di adattarsi alle esigenze mutevoli della cultura digitale.

Per concludere, l’ascesa del neologismo POV sui social media rappresenta un’importante tappa nell’evoluzione dalla comunicazione digitale. Questa forma di espressione creativa ha catturato l’attenzione di milioni di utenti in tutto il mondo, offrendo loro la possibilità di sperimentare storie coinvolgenti, vivere emozioni diverse e creare connessioni significative all’interno di comunità online. La sua popolarità e l’entusiasmo che suscita dimostrano il potere della comunicazione digitale nel plasmare e influenzare la cultura contemporanea.

*Camilla Nappi Dottorato in Eurolinguaggi e Terminologie Specialistiche – Università degli Studi di Napoli “Parthenope”

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Maria Giovanna Petrillo
Maria Giovanna Petrillo 72 posts

Magi Petrillo alias Maria Giovanna Petrillo è professore Associato in Letteratura Francese e giornalista pubblicista. Incardinata presso il Dipartimento di Studi Economici e Giuridici dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Insegna “Abilità Linguistiche in Lingua Francese” e “Civiltà Francofone. Dal 2021 coordina il Collegio Docenti del Dottorato di ricerca in Eurolinguaggi e Terminologie Specialistiche. Formatrice CLIL/EMILE. I suoi campi di ricerca riguardano la letteratura francese e francofona dal XIX secolo all’estremo contemporaneo; alcuni lavori indagano la polarità tra giornalismo, cinema e letteratura.

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