Presepi contemporanei alla Reggia, gli anni di Lodola e Di Dio
– Durante il periodo natalizio, presso la Reggia di Caserta, oltre ai tradizionali presepi figurativi, venivano esposte anche opere d’arte ispirate al tema della natività, ma con precisi riferimenti a stilemi contemporanei. Difatti, sin dagli inizi del 2000, la direzione del palazzo vanvitelliano si è sempre dimostrata particolarmente attenta nei confronti dei moderni linguaggi visivi, offrendo i propri spazi, già musealizzati, per l’installazione di singolari manufatti artistici. Al riguardo, è opportuno ricordare alcuni fortunati eventi organizzati pochi anni or sono.
Notevole, ad esempio, è stata la mostra, nel 2017, di Come on Baby di Mimmo Di Dio. Più che una esposizione, si trattò di un vero e proprio progetto artistico, il cui allestimento venne, inoltre, curato da Vincenzo Mazzarella, della direzione Reggia, e dall’architetto casertano Raffaele Cutillo. Per l’occasione, vennero presentati venti “bambenielli” raffigurati come semplici neonati, con fascette ai polsi e nomi provenienti da differenti aree geografiche. Di Dio, con quest’opera, volle creare una nuova dimensione figurativa dell’arte presepiale, facendo dialogare la sua natività con quella della suggestiva raccolta settecentesca dei Borbone.
Al 2018, risale, invece, la mostra di Marco Lodola. Dare alla Luce, questo il titolo della sua monumentale opera, la cui installazione venne approntata presso il Vestibolo superiore della Reggia. L’esposizione venne curata da Mary Farina e Augusto Ozzella. In merito, venne presentata una scultura di imponenti dimensioni, il cui apparato iconografico era stato realizzato attraverso un’unica visione d’insieme. La sua composizione venne, infatti, concepita come un’unica grande materializzazione del mistero della nascita, in cui vi rientrava il Bambino, il bue e l’asino. Tramite l’impiego di un light box, dai colori netti e sgargianti, Lodola riuscì a dare una nuova interpretazione presepiale, insistendo sul carattere espressivo del soggetto e rifacendosi, contestualmente, a modelli cari al Futurismo così come alla Pop Art.
In entrambe le occasioni, così come per altri momenti dedicati all’arte contemporanea, questo tipo di installazioni vennero molto apprezzate dai tanti turisti accorsi alla Reggia durante le vacanze di Natale, facendo risultare il palazzo stesso tra i siti più visitati d’Italia non solo per le sue storiche collezioni museali, ma anche per la sua felice destinazione a luogo espositivo d’eccellenza per le più recenti avanguardie artistiche.
Luigi Fusco – Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.
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