Prosit 1990, il pranzo della domenica a due passi dalla Reggia
– Se una domenica d’inverno un viaggiatore volesse trovare al riparo della Reggia un ristorante dove poter pranzare in maniera sontuosa, non ha che da fare pochi passi e addentrarsi nel quadrilatero della cultura casertana. È questo il quartiere della Santella, un nome che nasce da una cattiva pronuncia di Sant’Elena. Qui è sedimentata la storia di Caserta, ma anche il suo folklore religioso e al tempo stesso le ricerche più innovative nel campo dell’arte. E ora, tra decine di cocktail bar, l’antico Villaggio Torre si apre anche alla gastronomia di qualità. Ha trovato qui sede un ristorante che è storia della cucina in Terra di Lavoro. È Prosit 1990, a condurlo il gastronomo Giuseppe Russo e sua moglie Annangela Cipriano.
Questo il racconto dell’ultimo pranzo domenicale, tutto incentrato su territorio e stagionalità. Entrée con un bonbon di quaglia con asparagi e misticanza bio. E qui “Peppone” si preoccupa di accompagnare il piatto e i successivi con un Valpolicella classico Le Ragose del 2014. Poi, tagliolini con torzella, burrata e patata viola, garbato e gustoso omaggio all’antica zuppa casertana di torzella e patate. A seguire gli agnolotti di asparagi e ricotta con mimosa d’uovo (nella foto di copertina). E poi ancora il filetto di maiale nero casertano su carpaccio di carciofi mammola. Il tutto dà piacevolezza al palato senza rinunciare alla leggerezza. C’è la voglia di assaggiare anche la bavarese di Elixir Falernum, il pregiato liquore dell’Antica Distilleria Petrone di Mondragone. Il dolce è guarnito e insaporito dall’arancia candita. Sarebbe stato un vero oltraggio rinunciare.
About author
You might also like
Il trio di Lionel Loueke al Moro di Cava dè Tirreni
Il trio composto da Lionel Loueke (chitarra e voce), Roberto Cecchetto (chitarra) e Nasheet Waits(batteria) sarà il protagonista del concerto di mercoledi’ 7 al Moro di Cava dè Tirreni dalle ore
News Aorn Caserta. Episodio di contagio prontamente isolato
Non si è trattato di un focolaio, bensì di un contagio circoscritto ad un gruppo ristretto di dipendenti, tutti appartenenti allo stesso reparto e allo stesso turno di lavoro, assoggettati
Napoletano? E famme ‘na pizza, Salemme al Teatro Comunale
Claudio Sacco -Ritorna al Teatro Comunale di Caserta Vincenzo Salemme. Lo spettacolo “Napoletano? E famme ‘na pizza!” scritto, diretto ed interpretato dallo stesso attore andrà in scena da venerdì 26