Santa Lucia. 13 dicembre, culti e tradizioni per riveder la luce
-Nei giorni più corti dell’anno, nei giorni in cui la luce del sole ed il forte freddo non facilitavano certamente la gioia e la letizia, le festività avevano la straordinaria funzione di sollevare gli animi e consentire una connessione spirituale con il Divino. La festività di Santa Lucia che cade proprio il 13 dicembre (giorno della sua decapitazione nel 304 d.C ) ricorda agli uomini come l’affidarsi a Dio sostiene anche nei momenti più bui. Grazia illuminante che si reca nel limbo da Virgilio nella Divina Commedia di Dante, Lucia è colei a cui ci si riferisce nel realizzare una particolare forma di ritualistica. In virtù delle sue proprietà taumaturgiche, all’alba del 13 dicembre e per proteggere la vista, è usanza risciacquarsi gli occhi con abbondante acqua.
Intorno all’iconografia della Santa siracusana, ruotano simbologie molto potenti e che rivestono nell’immaginario collettivo un ruolo piuttosto definito: gli occhi, testimoni per eccellenza e specchio dell’anima; una palma, simbolo della vittoria e prosperità; un libro, simbolo della conoscenza; la spada, simbolo di giustizia e lotta spirituale ; le fiamme, simbolo della vita, della purificazione e della scintilla divina che è in ognuno di noi.
Il suo nome stesso, di derivazione pagana ed evocatore della luce, femminile di un nome molto comune ai latini, evidenzia l’importanza della lux, Dio disse: “ Sia la luce! E luce fu. Dio vide che era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte .E fu sera e fu mattina: primo giorno” (Genesi, 1, 3-5).
La luce è un tema centrale di molti miti, tradizioni culturali, di leggende, detti popolari e studi spirituali. Si dice: “a Santa Lucia la luce va via”, per indicare quello che erroneamente viene definito il giorno di minor luce dell’anno ( in realtà è il 21 dicembre, equinozio di inverno). Nelle tradizioni germaniche il suo ruolo determinante della per la vita, fa si che si faccia coincidere addirittura la fine dei giorni, con l’inghiottimento del sole e quindi della luce.
Ma la luce è fondamentale anche per il pieno equilibrio dei ritmi biologici e per un tendendenziale e positivo umore; in alcuni paesi del Nord Europa come la Norvegia ad esempio, dove la Notte Polare è lo strano fenomeno in cui si hanno sei mesi di buio all’anno, i fenomeni depressivi e suicidari sono piuttosto elevati e pare proprio che una delle motivazioni sia l’assenza di luce solare. La luce di cui si fa portatrice Lucia è quindi un patrimonio inestimabile dell’umanità, un simbolo della esistenza stessa, di vitalità benessere e salute.
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