Sergio Vozza espone al Belvedere, una mostra “di spessore”
-«Lo spessore del tempo». Questo il titolo della mostra personale di Sergio Vozza che sarà inaugurata sabato 23 ottobre alle 17 al Belvedere di San Leucio. Nella sala Ferdinando saranno in esposizione le opere dell’artista leuciano adottato da Venezia. L’iniziativa è promossa dalla Pro Loco Real Sito San Leucio, guidata da Domenico Villano, in collaborazione con il Comune di Caserta. A curare la mostra il critico d’arte Enzo Battarra. Sergio Vozza ha le sue radici nel borgo leuciano dove è nato, a Mestre e alla città della laguna sono invece legate le sue attività lavorative ma l’arte, quella è rimasta in bilico tra il mare e la sua città. Un’esperienza lunga decenni e maestri importanti che lo hanno segnato, da Martinolli a Candian, da Paccagnella a Da Lozzo. Le sue opere sono state in mostra in tutta Italia e ora ritorna nella sua San Leucio. Così scrive Enzo Battarra nel suo testo di presentazione: «Non c’è tempo, non c’è il tempo. L’azione è sospesa, congelata, freezata, come si direbbe oggi. E il luogo è un’iperbole fantastica, non è mai un luogo comune, ma sempre una stanza della propria memoria. Il teatro magico si costruisce così. Sono autoritratti del pensiero i quadri di Sergio Vozza. Sono capitoli di vita vissuta. Sono storie, ma soprattutto sono momenti mai trascurabili. Raccontano eventi e accadimenti, ma li sublimano, li portano fuori dalle reali proporzioni. Ogni opera di Sergio Vozza è un passo avanti, soprattutto è un passo oltre. Perché è una trasfigurazione, è ciò che va oltre il figurare, oltre la rappresentazione. Perché è la trasformazione di una visione collettiva in uno sguardo personale, è ciò che l’artista “vede” oltre la forma di un oggetto, di un particolare architettonico, di un ambiente domestico. Perché è una trasparenza, ovvero la capacità di andare oltre l’apparire, e ancor meglio oltre l’apparenza. Allora, quel tempo che non c’è, quel tempo negato, sospeso, finisce per avere uno spessore. E che spessore! È materia che invita alla riflessione, a ri/flettere, a tornare su di sé. Ma non è solo l’artista a guardarsi allo specchio. In quello specchio ognuno ritrova la propria immagine, ovvero l’immagine di un proprio pensiero. È questa la meraviglia dell’arte». La mostra potrà essere visitata fino al 6 novembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.
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