Terra Bruciata, una lezione di storia in un appassionante film
– “Noi abbiamo la fortuna di rappresentare una generazione che ha vissuto senza guerre e forse nei giovani c’è l’idea di qualcosa di scontato. La Repubblica nasce dal sangue di queste persone che si sono sacrificate. Nulla è dovuto. Se la sono guadagnata, tocca a noi difenderla. Grazie, dunque, alle testimonianze di persone come Graziella Di Gasparro, grazie alle iniziative di carattere culturale come questa”. Così il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto al termine della proiezione di “Terra Bruciata. Il laboratorio italiano della ferocia nazista”, il docudrama del regista casertano Luca Gianfrancesco. Grandissima l’affluenza al Duel Village, circa 350 persone, tanto da costringere gli organizzatori a utilizzare una sala più capiente per la proiezione. Presente anche l’attrice protagonista Lucianna De Falco. In sala anche alcuni degli storici che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera: Giuseppe Angelone, Gianni Cerchia, Felicio Corvese e soprattutto una delle testimoni ancora viventi degli episodi raccontati nel film, Graziella Di Gasparro, oggi 84enne, figlia di una delle vittime della strage di Conca della Campania. Presenti, inoltre, alcuni dei sindaci i cui Comuni furono teatro dei tragici episodi raccontati nel docufilm. “Terra Bruciata – spiega il regista – nasce dall’esigenza di raccontare una storia vera sfuggita ai radar della Grande Storia e per troppo tempo rimossa dalla memoria collettiva del Paese e al contempo per rendere giustizia agli ultimi superstiti di una vicenda di oltre 70 anni fa che testimonia la genesi della Resistenza in Campania”. La direzione del Duel visto il riscontro raccolto alla prima, ha deciso di tenere il film in sala fino a lunedì 30 aprile, con un ‘unica proiezione alle ore 19,15.
“Terra Bruciata” è un documento unico nel suo genere e ricco di testimonianze storiche che porta, per la prima volta, sul grande schermo una verità a lungo ignorata – persino dai libri di testo – su alcuni episodi di inaudita violenza perpetrata in Terra di Lavoro dai soldati del Terzo Reich e che al contempo fa emergere il coraggio, il senso civico e la presa di coscienza di una comunità, quella della provincia di Caserta, che seppe in numerose occasioni tenere testa alle truppe nemiche e ribellarsi alla violenza. Una memoria avvincente e commossa che apre una nuova pagina del racconto della Resistenza e della ferocia nazista in Italia.
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