Ti ci porto io! Il borgo di San Leucio, un gioiello da scoprire

Ti ci porto io! Il borgo di San Leucio, un gioiello da scoprire

Liceo Manzoni Press -Se sei di Caserta e provincia, avrai sicuramente sentito parlare del Belvedere di San Leucio. Nel caso in cui non lo conoscessi, qui ti sarà mostrato cosa ti perdi.
Il borgo di San Leucio nacque nel XVIII secolo, quando Ferdinando IV di Borbone decise di creare una comunità autonoma “Ferdinandopoli”. Furono formati i giovani del luogo in Francia, per apprendere l’arte della tessitura così da lavorare negli stabilimenti reali. Nel 1778 nacque la comunità nota come “Real Colonia di San Leucio” basata su uno statuto apposito che stabiliva leggi e regole valide solo nella colonia. Ai lavoratori e ai familiari era concessa una formazione gratuita: qui, infatti, fu instituita la prima
scuola dell’obbligo maschile e femminile. Il Belvedere si presenta con uno stile architettonico neoclassico e la sua posizione offre una magnifica panoramica che oggi è aperto al pubblico e ospita eventi culturali e mostre, quali: il corteo storico di San Leucio che è un evento che si svolge dal 1976 dall’idea di un parroco della chiesa di San Ferdinando.

È organizzato dall’associazione Corteo Storico ed è collegato alla festa di Maria delle grazie che si festeggia il 2 luglio, si tratta di un insieme di figuranti vestiti con abiti tipici del ‘700 che sfilano per il borgo ogni estate. In concomitanza si svolge anche la sagra delle pallottole, nata nel lontano 1805 per l’inaugurazione del tempio della Madonna delle grazie . La tipica forma di questa pietanza ricorda le palle del cannone , da qui il nome “pallottole”. Quello che le rende uniche è il mix d’ingredienti: patate, uova, formaggio, basilico, sale, pepe e farina, e la loro particolare preparazione. Questa sagra viene poi animata da gruppi musicali che si esibiscono dal vivo, balli di gruppo e animazione. La tradizione della musica live si mantiene viva ogni anno durante l’estate grazie ai concerti organizzati proprio all’interno del Belvedere in cui hanno partecipato grandi artisti come: Mecna, Aiello, Rkomi, Gigi d’Alessio e tanti altri. Oltre a una cultura musicale a San Leucio si può acquisire anche una cultura dal punto di vista storico e della moda: è infatti possibile visitare il luogo in cui gli operai lavoravano, e i macchinari originali. Fin dall’antichità, infatti, è proprio la seta che fece aumentare di prestigio la moda italiana dell’epoca, in quanto riconosciuta per la sua qualità in tutta Europa. Una caratteristica che risalta è la gamma di colori, tutti naturali, dalle tante sfumature come quelle più particolari denominate “palombina”, “orecchio d‘orso”, “noce peruviana” e tante altre. Un altro aspetto interessante del borgo di San Leucio è l’Oasi WWF del bosco di San Silvestro, che protegge una fitta vegetazione; troviamo, ad esempio il castagno, l’acero di monte, la fillirea e tanti altri. Per quanto riguarda la fauna, il WWF tutela un gran numero di specie, tra le quali vari tipi di rapaci come barbagianni e sparviere e anche varie categorie di mammiferi.
L’Oasi organizza numerosi percorsi aperti ai visitatori e alle scuole di ogni ordine e grado. Curiosità: Il borgo di San leucio ha ospitato nella pizzeria Casa Cavalieri un celebre attore della gen Z, Joe Keery, o meglio conosciuto per il ruolo di Steve Harrington nella famosa serie tv, Stranger Things, visibile su Netflix.

Realizzato da: Eleonora Guadagno, Giusy Cicala, Ilaria Scialla, Ludovica Ferraiolo, Martina Angelino, Sofia Piszczek.

About author

You might also like

Comunicare il Territorio

Tempo di festa, l’associazione che racconta i piatti borbonici

Press Liceo Manzoni -Nell’ambito del Pcto «Comunicare il territorio» è stata ospite del Liceo Manzoni Laura Di Guerra dell’associazione Tempo di Festa. Qual è il ruolo dell’associazione? Lavoriamo sul percorso

Comunicare il Territorio

Festival di Sanremo, una storia lunga 74 anni

Press Liceo Manzoni -Il mese di febbraio è caratterizzato dal celebre festival della musica italiana: “Festival di Sanremo”. Le origini del festival risalgono al 1951 e da quell’anno il teatro

Comunicare il Territorio

Ti ci porto io! Acquedotto Carolino, l’opera geniale di Vanvitelli

(Liceo Manzoni Press) -“Luigi Vanvitelli, il maestro e la sua eredità 1773-2023”. Questo è il titolo del progetto finalizzato a celebrare il grande architetto in onore dei 250 dalla sua