Cleto Munari al Mann, in mostra un legame molto “prezioso”

Cleto Munari al Mann, in mostra un legame molto “prezioso”

Luigi Fusco

-Ben 140 pezzi di oreficeria, tra gioielli e orologi, saranno in esposizione, a partire dal 22 settembre, presso il Museo Nazionale Archeologico di Napoli. “Cleto Munari. Jewelry Design”, questo il titolo della mostra dei preziosi lavori di Cleto Munari che, fino al 9 gennaio prossimo, sarà visibile all’interno della Sala del Plastico di Pompei del MANN. Riconosciuto a livello internazionale tra i più importanti maestri dell’arte dell’oreficeria, Munari, nel corso della sua lunga carriera, è stato anche imprenditore creativo, inventore, designer e mecenate. Nato, nel 1930, a Gorizia, dopo la formazione e le prime esperienze professionali ha reso Vicenza, la cittadina del cinquecentesco architetto Palladio, il centro propulsore della sua attività, dando vita alla sua personale interpretazione del Made in Italy nel campo dell’oreficeria. Il suo percorso è stato unico nel vero senso della parola, a partire dal suo speciale rapporto con l’architetto Carlo Scarpa il cui stile l’ha influenzato tanto da farne tesoro per poi creare un proprio linguaggio compositivo che, a partire dagli anni Settanta, gli ha consentito di ricevere una notevole fortuna sia di pubblico che di critica. Presso il Museo Nazionale Archeologico di Napoli, nell’allestimento curato da Alba Cappellieri, attraverso un itinerario diacronico saranno esposti gioielli unici nel loro genere che, al contempo, verranno presentati con un focus dedicato all’arte di ogni epoca.

I visitatori avranno così modo di apprezzare singolari esemplari in diamante, corallo, onice, agata, lapislazzuli, cristallo di rocca, ebano e oro 18k. Tutti materiali con cui Munari ha realizzato opere in design “senza tempo”.  110 sono, difatti, gli oggetti disegnati e prodotti dal maestro goriziano, di cui 30 firmati da artisti internazionali tra cui Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Marcello Jori, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Riccardo Dalisi e Michele De Lucchi. In anteprima mondiale, verranno, inoltre, presentati in collezione undici pezzi eseguiti da Marcello Jori per il brand vicentino. In occasione della mostra all’archeologico, il design dei gioielli in esposizione sarà altresì dedicato alla cultura antica, i cui modelli figurativi sono frequentemente ravvisabili nei linguaggi visivi post-moderni.  Al riguardo, saranno visibili l’anello “Rome and you”, caratterizzato dalla presenza di elementi classici, l’anello con l’omaggio a Palmira e al suo patrimonio “spezzato”, “l’inno d’amore ad Atene” e l’anello con “cariatidi”. Ci saranno poi gioielli con rimandi alla metafisica dechirichiana e pezzi dedicati al ventennale dell’11 settembre. Nel corso dell’inaugurazione, che si terrà alle 16.00, gli intervenuti potranno incontrare i curatori della mostra e il Direttore del Museo Paolo Giulierini. Tra gli ospiti d’eccezione ci sarà anche Laura Inghirami, Founder di Donna Jewel, tra i più rappresentativi esponenti delle eccellenze italiane del gioiello.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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