I Foja e l’omaggio a Ezio Bosso, prende il via PulciNellaMente
-La XXII edizione della Rassegna Nazionale di Teatro Scuola PulciNellaMente entra nel vivo con due attesi appuntamenti del nutrito cartellone inaugurato dal workshop sulla scrittura comica con Lello Marangio e Francesco Procopio.
Giovedì pomeriggio nel magnifico scenario della corte del seicento Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” sarà presentato il nuovo disco dei Foja “Miracoli e rivoluzioni”. Dopo i saluti del direttore della manifestazione atellana, Elpidio Iorio, e dell’assessore alla cultura del Comune di Sant’Arpino Giovanni Maisto, saranno il cantante e chitarrista Dario Sansone, il batterista Giovanni Schiattarella ed il chitarrista Ennio Froncillo, introdotti dal giornalista Idio Maria Francesco Urciuoli, ad illustrare quello che a tutti gli effetti rappresenta il lavoro della maturità della band. Dodici tracce dove i “Miracoli” e le “Rivoluzioni” scandiscono lo svolgersi di un disco che si muove con temperamenti diversi su binari che vanno dal rock al blues, alla canzone d’autore, all’elettronica, alle incursioni rap, a ballate acustiche e cavalcate up-tempo elettriche, con testi che raccontano storie di alienazione e di riscatto, di dolore e di necessità di rivoluzione di noi stessi e infine di Amore, quello vero, universale, a fare da sfondo a un lavoro corale e magnetico.
Venerdì 13, alle ore 19:00, sarà, invece, il momento delle emozioni forti con l’omaggio ad Ezio Bosso – al quale nel 2019 fu consegnato il Premio PulciNellaMente alla Carriera, e che, fra le altre cose, fu l’ultimo ospite in presenza della manifestazione atellana, prima delle restrizioni causate dalla pandemia.
L’iniziativa si terrà in diretta sulla pagina Facebook di PulciNellaMente. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Ernesto Di Mattia, e l’introduzione del direttore Iorio, ci sarà una riflessione sul film documentario “Ezio Bosso: le cose che restano” (che sarà trasmesso giovedì 19 Maggio su Rai3), coordinata dal critico musicale Lorenzo Fiorito, con l’attore Enzo Decaro (uno dei protagonisti dell’opera), il regista Giorgio Verdelli, la giornalista Alessia Cappelletti, e Tommaso Bosso, nipote del celebre maestro scomparso nel 2020, e che attualmente è impegnato nell’opera di custode della memoria e dell’opera del pianista piemontese avendo curato di recente una raccolta di scritti inediti, che ne ripercorre i pensieri e le passioni.
“Ezio Bosso: le cose che restano”, per usare le parole di Sigfrido Ranucci, conduttore di “Report”, è “un capolavoro sull’incredibile vicenda professionale di un artista originale e appassionato. È il racconto di una grande storia umana in cui la narrazione è un intreccio continuo tra immagini e sonoro, che ha emozionato e commosso la Mostra del Cinema di Venezia”
Le stesse emozioni che sono ancora bene impresse nel cuore di quanti ebbero il privilegio di partecipare all’incontro di Sant’Arpino con Ezio Bosso la sera del 5 maggio del 2019.
👩💻Comunicato stampa
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