Il centro-sinistra vince in provincia di Caserta. Crollo di Forza Italia
La provincia di Caserta può voltare pagina. Il primo turno delle elezioni amministrative in Terra di Lavoro aveva già lanciato un primo, importante segnale. I primi due grandi Comuni, superiori ai 15.000 abitanti, già attribuiti al primo turno, Santa Maria Capua Vetere e Capua, entrambi erano stati vinti da sindaci e da coalizioni facilmente riconducibili al centro-sinistra. Anche nei centri minori, per quanto le liste e i primi cittadini avessero connotati sempre più civici, si era letto un orientamento a bocciare il centro-destra e i movimentismi, con l’affermazione di sindaci orientati o apertamente schierati con il centro-sinistra, con il governo regionale e con quello nazionale.
Ebbene, la partita si è fatta più stringente quando si è passati al secondo turno, dove erano chiamati al voto i primi tre Comuni della provincia per numero di abitanti, vale a dire Caserta, Aversa e Marcianise, con l’aggiunta di Sessa Aurunca.
Non ci sono state sorprese, chi era in testa al primo turno ha confermato il vantaggio. Così è stato per Carlo Marino, Antonello Velardi e Silvio Sasso, tutti espressione del centro-sinistra. E lo è stato anche per Enrico De Cristofaro, a capo di una coalizione civica orientata comunque verso il centro-sinistra.
Quindi, il ballottaggio ha ulteriormente ribadito la scelta di Terra di Lavoro che premia il centro-sinistra ma soprattutto boccia clamorosamente il centro-destra. Si pensi che Forza Italia elegge un solo consigliere a Caserta, uno ad Aversa, nessuno a Marcianise e a Sessa Aurunca.
Il centro-sinistra in provincia di Caserta, anche in controtendenza con i risultati nazionali, consegue un risultato straordinario che è certamente determinato dalle scelte vincenti messe in campo, ma che si è sicuramente avvantaggiato anche del crollo del centro-destra e di Forza Italia in particolare, in un territorio dove il Movimento 5 Stelle non ha attecchito.
Di questa opportunità premiante il centro-sinistra casertano deve fare tesoro, perché anche le congiunture favorevoli hanno un termine e per mantenere i risultati e le posizioni conquistate vanno messe in campo capacità e impegno. Il Partito Democratico, punto di riferimento e di forza della coalizione, dovrà recuperare un equilibrio negli assetti interni e dovrà soprattutto entrare in maggiore sintonia non solo con i suoi elettori, ma anche con i tanti cittadini che hanno deciso di disertare le urne e che vanno attratti dal nuovo corso della politica casertana.
@beatricecrisci
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