Il successo della torta sbagliata, la caprese compie cento anni

Il successo della torta sbagliata, la caprese compie cento anni

Pietro Battarra

– Buon compleanno Torta Caprese! La famosa torta a base di cioccolato e mandorle compie 100 anni. La storia della torta caprese è legata alle tradizioni dell’isola raccontata da Alberto e Stefania Federico della storica pasticceria Bar Alberto in Piazzetta.  Ma c’è una storia che val la pena di raccontare. Una storia fatta di semplicità e d’inventiva, che parte da quest’isola e si diffonde in tutto il mondo.

I titolari della storica pasticceria raccontano: «Il mito della nostra torta caprese è un cult della nostra tradizione gastronomica, che proprio quest’anno spegne la sua centesima candelina. Si narra che nel lontano 1920, esattamente 100 anni fa, in un laboratorio artigianale dell’isola di Capri, a un cuoco isolano, Carmine Di Fiore, fu commissionata da tre malavitosi, giunti sull’isola azzurra per comprare una partita di ghette per Al Capone, una semplice torta con mandorle, già conosciuta a Napoli alla corte dei Borboni dal 1700. E fu così che il giovane cuoco caprese, probabilmente nella fretta o per semplice distrazione, commise un grave errore che poteva costargli caro sia per la sua reputazione sia perché i malavitosi avrebbero potuto perdere le staffe. Si dimenticò di aggiungere la farina per completare l’impasto della torta. La mise in forno e fu così che nacque la torta caprese. I tre americani rimasero entusiasti. Oggi questa torta è conosciuta in tutto il mondo e compie 100 anni. Noi vogliamo festeggiarla, a modo nostro, con una rivisitazione della caprese in un gustosissimo panettone per festeggiare il Santo Natale e per rendere omaggio a un prodotto che è parte integrante della nostra cultura gastronomica. Ancora auguri, cara torta caprese…».

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Pietro Battarra
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Pietro Battarra. Pubblicista. Laurea triennale in Scienze delle Comunicazioni Università Suor Orsola Benincasa Napoli. Iscritto al Master in Marketing e Digital Innovation per l'arte e la cultura, Università Guglielmo Marconi. Si interessa in particolare di cultura e fenomeni sociali. La sua passione sono l'arte. la moda e il fitness. Ha iniziato giovanissimo a sfilare per marchi come Dolce&Gabbana, Trussardi, Hogan, Roberto Cavalli, Alcott, MSGM, Minimal ed è stato protagonista di shooting fotografici e cataloghi per importanti campagne pubblicitarie. Dall’esperienza a New York a quella in Cina, passando per la Turchia, la Spagna e Singapore nei suoi progetti c’è quello di occuparsi di marketing e comunicazione. Scrive per la rivista d'arte «Segno».

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