San Carlo, Turandot “casertana” con Rosa Feola e Sergio Vitale

San Carlo, Turandot “casertana” con Rosa Feola e Sergio Vitale

Redazione – Il Teatro di San Carlo inaugura la Stagione 2023/2024 con Turandot, ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, compositore di cui nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte. Il sipario si alzerà sabato 9 dicembre 2023 sulla nuova produzione per la regia di Vasily Barkhatov, al suo debutto al San Carlo. Barkhatov, nato a Mosca nel 1983, è tra i registi più richiesti della sua generazione, tra le ultime produzioni operistiche che ha firmato si ricordano Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper Berlin e Le Grand Macabre di György Ligeti all’Opera di Francoforte. “In questa produzione – dichiara il regista – desideravo preservare la bellezza del trionfo finale dell’amore che sembra un super Happy End, un concentrato di tutti i lieto-fine della storia dell’opera. Certo, non sappiamo quale fosse l’intenzione reale di Puccini, ma per me è molto rilevante che ci fosse un precedente, il lieto-fine a sorpresa della Fanciulla del West, quasi come un musical (o un futuro film hollywoodiano). Il mio secondo punto di partenza è stato attribuire un maggiore valore umano ai due protagonisti. Nel tempo infatti Calaf e Turandot si sono trasformati in nomi simbolici conosciuti da tutti, proprio come Romeo e Giulietta, Otello e Desdemona, ma di cui non conosciamo l’intima umanità. Volevo offrire più livelli, a loro e alla storia, con ulteriori sottotesti e contesti, ma allo stesso tempo conservare il carattere originario, la bellezza della fiaba”. La direzione di Turandot è affidata al direttore musicale Dan Ettinger, alla sua prima
inaugurazione sancarliana, sul podio alla testa di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.
“Lo sguardo curioso di Puccini – afferma Ettinger – va con questa sua ultima opera ben oltre
Butterfly. In Turandot giunge all’estremo la voglia del compositore di sperimentare, la sua curiosità.
Puccini sperimenta motivi, melodie, frammenti ritmici, ogni possibile via per portare il suo viaggio
davvero oltre i limiti. Pensiamo all’orchestrazione, dove usa strumenti esclusivamente occidentali,
ma che imitano quelli cinesi senza inserirne di autentici. Con mezzi del tutto tradizionali, raggiunge il suo scopo che è di “imitare” non copiare la realtà, con risultati artistici eccezionali. Da un lato
l’uso dell’orchestra sembra davvero convenzionale, soprattutto nella situazione attuale delle grandi
orchestre occidentali. Ma è l’uso che Puccini fa dell’orchestra, la sua orchestrazione, che è
semplicemente geniale. È vero che inserisce un solo autentico strumento cinese, il gong, ma se
guardiamo all’intera sezione delle percussioni, tutte rigorosamente occidentali, quel che riesce a
creare con questi diversi strumenti non può che essere definito geniale”.
Le scene di questa nuova produzione del Teatro di San Carlo sono di Zinovy Margolin mentre
firma i costumi Galya Solodovnikova, le luci sono di Alexander Sivaev.
Un cast internazionale vede in primo piano Sondra Radvanovsky, una delle grandi voci del nostro
tempo, affrontare il ruolo della principessa Turandot con al suo fianco Yusif Eyvazov nei panni del
principe Calaf e Rosa Feola in quelli di Liù.
In alternanza con il cast principale saranno invece impegnati nelle recite del 10, 13 e 16 dicembre,
Oksana Dyka (Turandot), SeokJong Baek (Calaf), Amina Edris (Liù).
Nella compagnia di canto anche Alexander Tsymbalyuk (Timur), Nicola Martinucci (Altoum),
Alessio Arduini (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Francesco Pittari (Pong), Sergio Vitale (Un
mandarino).
Completano il cast Valeria Attianese (Prima ancella), Linda Airoldi (Seconda ancella), Vasco Maria
Vagnoli (Il Principino di Persia). Maestro del Coro è Piero Monti. Il Coro di voci bianche è
guidato come sempre da Stefania Rinaldi.
Lo spettacolo è dedicato anche a Maria Callas nel centenario dalla nascita (1923 – 2023), che
cantò per la prima volta al Teatro San Carlo nel 1949 proprio il ruolo di Turandot per tre
rappresentazioni.
Opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, Turandot
mancava dalle scene sancarliane dal 2015 e andrà in scena nella versione con il finale di Franco
Alfano. Sette in tutto le recite, in programma dal 9 al 17 dicembre.
La serata del 9 dicembre sarà trasmessa da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15 e in
diretta streaming sulla piattaforma Medici.tv.
Nei primi mesi del 2024 Turandot sarà diffusa anche nei cinema internazionali di Australia, Spagna
e paesi di lingua spagnola oltre che sulla piattaforma SigmArt.
La Fondazione Teatro di San Carlo ringrazia:
il Main Sponsor UniCredit, lo Sponsor Ufficiale Pastificio Di Martino di Giuseppe Di Martino,
gli Sponsor Simest – gruppo CDP, McArthurGlen Outlet La Reggia, Tirreno Power, il Progetto
Concerto d’Imprese (Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Spa, Luigi Borrelli e
Gianluigi Formisano per Boreal 1957 Srl Napoli, Luisa Benigno, Lorenzo Matacena per Caronte
Spa, Marco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per
Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa, Giancarlo Fimiani e
Stefano Selvaggi per R-Store Spa, Gianfranco DʼAmato per Seda Spa), il Fornitore Ufficiale
Caffè Borbone Srl.
La Fondazione ringrazia, inoltre, per il sostegno, Generali Italia Valore Cultura e Banca d’Italia.

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