San Daniele day, è lui il fondatore dei missionari comboniani

San Daniele day, è lui il fondatore dei missionari comboniani

Luigi Fusco

– Missionario e uomo di profonda fede innanzitutto, ma anche grande esponente della Chiesa. Sono state alcune delle caratteristiche di San Daniele Comboni, la cui ricorrenza cade il 10 ottobre.
Figlio dell’Ottocento, difatti era nato nel 1831, in terra Lombarda. Comboni trascorse la sua infanzia e adolescenza a Limone sul Garda. Dopo il ginnasio entrò all’Istituto di don Nicola Mazza, dove venivano accolti giovani volenterosi e propensi allo studio, ma provenienti da famiglie povere.
Negli anni della sua formazione avvengono importanti cambiamenti nella Chiesa che riguarderanno la conferma della condanna allo schiavismo, sostenuta nel 1845 da Gregorio XVI, e la creazione di molti istituti missionari in Africa.
Infervorato da questa nuova dimensione di carità e di pratica opera pia, Daniele Comboni, agli inizi del 1849, giurò innanzi al suo superiore di consacrarsi all’apostolato in Africa Centrale.
Dopo esser stato ordinato prete, nel 1854, si aggregò a una missione a Khartoum, ma dovette tornare in Italia a seguito della morte di tre compagni. Nel 1864, mentre pregava sulla tomba di San Pietro a Roma, venne ispirato dal Signore e si attivò’ nell’immediato a redigere il “Piano per la rigenerazione dell’Africa”, un nuovo modello di evangelizzazione e cura per tutti gli africani.
Da questo progetto, nel 1867, nacque l’Istituto maschile per le Missioni della Nigrizia. Qualche anno dopo venne fondato anche il ramo femminile: le Pie Madri della Nigrizia.
Nel 1877, Daniele Comboni venne nominato Vicario Apostolico dell’Africa Centrale, mentre portava avanti il progetto di rinnovamento per l’Africa. Oltre le missioni, vennero a formarsi famiglie di cristiani autoctoni in grado di trasmettere la fede e di vivere con l’artigianato e l’agricoltura.
A lui si deve, infine, l’istituzione dell’Ordine dei Missionari Comboniani si dedicano all’apostolato presso le popolazioni non ancora o non sufficientemente evangelizzate.
Tornato dall’Italia dopo un’ulteriore spedizione, il 2 ottobre del 1881 venne investito da febbri violenti per morire il 10 ottobre. Giovanni Paolo II lo ha poi beatificato nel 1996 e canonizzato il 5 ottobre 2003.
Il culto di San Daniele e l’azione dei Comboniani sono tuttora molto sentiti e importanti, soprattutto in quei territori, stanti anche in provincia di Caserta, dove è attiva l’azione missionaria, considerata la notevole presenza, specialmente nell’area Domiziana, di uomini e donne provenienti dall’Africa e non solo, le cui condizioni di vita sono al limite dell’indigenza e del disagio sociale. Aspetti, quest’ultimi, che li tengono a vivere in maniera marginale nella stessa società in cui hanno provato a rifugiarsi dopo esser scappati dalla povertà e dagli orrori delle guerre in corso nei loro territori di origine.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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