Teatro Garibaldi, Maurizio Casagrande incontra il pubblico
-È stato Maurizio Casagrande l’ospite del primo appuntamento del «Teatro degli incontri», format che prevede l’incontro tra i protagonisti della scena e il pubblico nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Quest’anno, ad ogni rappresentazione parteciperà una rappresentanza di studenti, professori e dirigenti degli istituti superiori della città, allo scopo di avvicinare i ragazzi alla cultura teatrale.
L’attore napoletano, che sabato sera ha inaugurato la stagione teatrale 2022/2023 con il suo spettacolo «A tu per Tre 2.0», si è confrontato con il pubblico, parlando del suo rapporto con il padre, anche lui attore, che lo ha indirizzato alla recitazione. Ha trattato poi i temi del cinema e del teatro, dichiarando: «Sono un amante dell’arte in tutte le sue forme, in quanto mezzo di espressione. Sotto questo aspetto, credo che il cinema sia la forma d’arte più potente, poiché ti permette di essere quasi un piccolo dio e di inventare un mondo con le proprie leggi. Mi piace paragonare il teatro ad un tessuto nero: su questo colore possono essere viste al meglio tutte le altre tonalità, così come gli attori possono essere notati nel buio della scena».
All’incontro, moderato da Mimmo Cice per il Teatro Pubblico Campano, anche l’assessore alla Cultura Anna Maria Ferriero e Gerardo Di Vilio consulente del comune per il teatro, nonché la cantante Ania Cecilia e la pianista Claudia Vietri, che con Casagrande recitano sul palco. Hanno dichiarato: «Lavorare con Maurizio è un viaggio meraviglioso, ci ha reso delle artiste partendo dalla musica. Eravamo intrappolate negli abiti della nostra arte e per recitare con lui siamo state costrette a “svestirci”».
«A tu per Tre 2.0», che ha registrato enorme successo al teatro, è diviso in tre «momenti» veloci e leggeri che si amalgamano in una struttura omogenea e che vedono Casagrande esibirsi come attore e cantante. Il pubblico si trova immerso da subito in una atmosfera calda e piacevole, ma mai banale e approssimativa. Tutto avviene in un’apparente improvvisazione che svela, nello svolgersi della serata, il raffinato disegno generale. Sulla scena due donne e un uomo, un pericoloso «triangolo» che porterà le ragazze a coalizzarsi contro di lui, mettendolo in netta minoranza.
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