Capua, la chiesa scende in campo per la comunità ucraina

Capua, la chiesa scende in campo per la comunità ucraina

Luigi Fusco

-La Chiesa di Capua, guidata da S.E. Mons. Salvatore Visco, scende in campo in favore della popolazione ucraina duramente colpita dalle operazioni belliche russe che, da poco meno di una settimana, stanno attanagliando l’intera nazione e lasciando con il fiato sospeso i governi di tutto il mondo. L’arcidiocesi capuana, nel condividere il dolore delle comunità ucraine presenti sul suo territorio, ha risposto all’invito fatto da Papa Francesco impegnandosi a sostenere con la Preghiera incessante il cammino verso la pace non solo oggi 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri. Già subito lo scoppio della guerra, molteplici sono stati i “segni” provenienti dai fedeli della comunità cristiana capuana che hanno manifestato il loro desiderio di “fare qualcosa” aiutando, nell’immediato, i loro fratelli nella fede ucraini che, da anni, prestano il proprio servizio in tante famiglie accudendone gli anziani e i malati, lavorando nelle imprese edili e artigianali e nei campi, consentendo ai loro cari o ai loro figli di frequentare le scuole del territorio o di prender parte alle varie iniziative che vengono organizzate nelle parrocchie della diocesi.

È dal 2005 che la Chiesa capuana ha avviato un gemellaggio con quella di Buchach in Ucraina, accogliendo sacerdoti, religiosi e seminaristi per il servizio alle comunità della diocesi e dislocate tra Capua, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise, Castelvolturno e Lago Patria. In sinergia con l’Esarcato Apostolico per i fedeli Cattolici Ucraini di Rito Bizantino residenti in Italia e la Caritas Nazionale, l’Arcidiocesi capuana ha avviato rapide operazioni di aiuto.

La prima riguarda la raccolta fondi per sostenere le necessità delle comunità in Ucraina e rispondere ai bisogni più urgenti. Le offerte possono essere devolute a Caritas di Capua – Pro Ucraina – su conto corrente IT75C0898774840000000335908 e all’Esarcato Apostolico per i fedeli Cattolici Ucraini di Rito Bizantino su c/c IT74P05034 IO100000000044187. La seconda opportunità di aiuto consiste invece nel reperimento di medicinali, soprattutto bende, garze sterili, cerotti, siringhe monouso, lacci emostatici, antibiotici a largo spettro, antipiretici, antidolorifici, antibatterici, Betadine, Fitostimolina, potassio e magnesio.

Farmaci e medicamenti vari possono essere portati presso la Cappellania Ucraina di Capua “San Marcello” in Corso Gran Priorato di Malta, dalle 19.00 alle 20.30, la Chiesa della Madonna delle Grazie e San Gennaro di Santa Maria Capua Vetere in via Porta di Giove, dalle 18.00 alle 20.00, ma anche in altre parrocchie, così come possono esser consegnati all’Emporio della Solidarietà a Capua in via Villa Velia, contattando la signora Annamaria Bianco al numero 3356396142, e in Centri di Raccolta abilitati. Infine, si richiede disponibilità alla accoglienza di donne e bambini provenienti dalla zona di guerra. Le fonti ufficiali (Esarcato e Cairitas Italiana) al momento sono in attesa di ricevere indicazioni precise circa il trasporto sicuro dei medicinali e l’ingresso di persone in Italia. Tuttavia la Cappellania Ucraina, guidata da don Marian Lemchuk, è già attiva nel coordinamento dei servizi ed è quindi possibile far riferimento contattando la signora Tania al numero 329 3568207. La Diocesi di Capua ha già versato un contributo di Euro 35.000 all’Esarcato per far fronte alle prime necessità e, tramite la Caritas, è pronta a coordinare gli interventi successivi.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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