Le vie dello shopping casertano. Niente sarà più come prima!
– Lo shopping dopo il Covid è davvero cambiato? Durante il lockdown i capi must-have sono stati tute, leggings e capi sportivi da sfoggiare in casa e per le poche uscite tra supermercati e farmacie. Con la riapertura totale dei negozi di abbigliamento, in città si respira aria di cambiamento.
Le boutique cittadine di via Mazzini, corso Trieste e via Vico, tra videocall e socialnetwork, rendono uniche le vendite e coccolano i clienti. I negozi, danneggiati dalle chiusure prolungate, puntano infatti sull’e-commerce, il personal shopping in videochat o via telefono e le consegne a domicilio con consulenze personalizzate per le clienti, come ci raccontano i titolari delle Boutique Nida in via Mazzini. «Gli acquisti – evidenziano – sono mirati, il settore cerimonia è azzerato, ma le boutique guardano al futuro con speranza credendo nel ritorno del cliente fisico che, dopo tanto isolamento, necessita di calore, consigli ed è sempre alla ricerca di unicità, autenticità e cura nei dettagli. Lo shopping diventa più consapevole e proiettato sulla qualità del prodotto piuttosto che sulla quantità. Il fast fashion tramonta velocemente lasciando spazio ai capi elaborati e unici delle case di moda, prediligendo il made in Italy e i capi ecosostenibili».
E ancora aggiungono: «La clientela fidelizzata ritorna ad acquistare nelle boutique casertane con esigenze diverse, proiettata verso l’easy wear scegliendo capi iconici, intramontabili e soprattutto pratici. I saldi invernali aiutano il settore dell’abbigliamento, piegato dal lockdown, favorendo gli acquisti nella propria regione o città, anche grazie alla chiusura nel week-end dei centri commerciali che favorisce le passeggiate nelle vie dello shopping casertano».
I consumatori prediligono quindi fare acquisti in tranquillità, vedendo, toccando e provando i prodotti. È il cosiddetto “slow fashion” che permette di appezzare la qualità e la singolarità del prodotto, come afferma anche Giorgio Armani definendo questa crisi “un’opportunità per ridare valore all’autenticità”.
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