Sogni di ricchezza? Basta mangiare tanti soldini di cioccolato!

Sogni di ricchezza? Basta mangiare tanti soldini di cioccolato!

Luigi Fusco

– Tra prelibate praline e gustosi gianduiotti, chiaramente prodotti dalle più note marche italiane, intramontabili, durante il periodo natalizio, sono le monetine di cioccolato, avvolte in circolari forme d’alluminio, con su impressi i vari tagli in euro e in centesimi di euro.

Per quanto il loro sapore non sia tra i più irresistibili, tanto da far affermare alcuni esperti chocolier che per la loro preparazione viene impiegato cacao di scarto, la loro offerta, specialmente ai più piccoli, ha una funzione augurale. L’auspicio, difatti, è che sia il Natale sia l’anno nuovo possano portare tanti soldi nelle tasche di chi li ha ricevuti. Un’usanza che ha delle origini molto antiche e che, con buona probabilità, ha a che vedere con gli indios messicani e la loro abitudine di adoperare i semi della pianta di cacao come moneta di scambio. Tale consuetudine, però, pare abbia dei precedenti nella tradizione ebraica e precisamente con la celebrazione della Hannukkah, nota anche come festa delle luci. Trattasi di una solennità in cui si commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme, evento che avvenne a seguito dell’affrancamento dei giudei dagli elleni. Le sue commemorazioni durano otto giorni e, secondo il sistema lunisolare ebraico, avvengono a cavallo tra i mesi di kislev e tevet, periodo che corrisponde alla fase che intercorre tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio del calendario gregoriano. Tra le varie pratiche previste nel tempo della festa, c’è quella del Chanukah gelt, cioè il donare del denaro ai bambini per poi consegnarlo ai loro maestri spirituali.

Agli inizi degli anni Venti del Novecento, i cioccolatieri americani di estrazione ebraica ripresero il concetto di regalo in moneta, creando così il gelt al cioccolato. Loft’s fu la prima azienda a produrlo, chiudendo i soldini di cacao in fogli d’oro o d’argento, inserendoli, poi, in sacchetti di rete simili a quelli utilizzati per il denaro. Il successo di questo dolciume giunse anche in Europa e la risposta cristiana fu la realizzazione di monete di cioccolato che si ispiravano alle gesta compiute da San Nicola.

In buona parte dei Paesi europei, i “soldini” che tuttora vengono prodotti imitano il design del denaro reale; vengono, appunto, acquistati nel periodo di Natale e sono, inoltre, impiegati per addobbare l’albero e riempire le calze della Befana. Fino a una trentina di anni fa, si nascondevano dentro casa affinché i bambini potessero trovarli come in una vera e propria caccia al tesoro.

Luigi Fusco Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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