A San Lorenzo cadono le stelle, gli artisti esprimono i desideri
Maria Beatrice Crisci (in copertina Alessandro Del Gaudio)
-Sarà questa del 10 agosto la notte in cui si possono ammirare le famose «lacrime di San Lorenzo», note come sciame meteorico delle Perseidi. Chiunque abbia un desiderio da esaudire, e magari lo abbia coltivato tutto l’anno, deve pensarci in questa notte. Allora, tutti con gli occhi in alto, perché la notte stellata più romantica e attesa dell’estate sta per arrivare. Quattro artisti del territorio casertano hanno voluto rappresentare ciascuno a suo modo l’evento: Alessandro Del Gaudio, Walter Pascarella, Gianni Pontillo e Giuseppe Vaccaro.
È stellata la notte di San Lorenzo davanti alla Reggia. Alessandro Del Gaudio nella volta celeste fa campeggiare la lettera C, che sta per Caserta ma è anche il desiderio dei tifosi del calcio. Davanti al Palazzo reale, appena accennato, un’auto sventola il tricolore, simbolo, in questi giorni, di vittorie sportive ma soprattutto di gioia. In primo piano un cestino colmo di mascherine e siringhe anti-Covid19. Il desiderio è che finisca presto. Appena dietro, il getto d’acqua di un rubinetto spegne i fuochi di questa terra.
Walter Pascarella mostra la faccia triste di Prometeo, che non ruba il sacro fuoco agli dei, ma prende energia fisica e mentale dalla confusione che a sua volta genera l’esplosione di stelle. L’artista sovverte il mito per dare immagine ai desideri personali, quelli più interiori, inespressi, impronunciabili. Prometeo ha lo sguardo rivolto in basso, lui è amico degli uomini. C’è tanta energia nel cosmo per trasmettere fiducia a chi popola la crosta terrestre e si rivolge al cielo per vedere realizzati i propri sogni.
Insieme i cittadini casertani e le statue delle fontane della Reggia raccolgono le stelle cadenti ed esprimono piccoli, grandi e immediati desideri. Per Gianni Pontillo la pioggia di stelle va conservata, custodita e tramutata in gesti concreti per la JuveCaserta, per la Casertana, per il Macrico. Ma si potrebbero fare tanti altri esempi. L’augurio è che la città raggiunga in tempi brevi alcuni suoi obiettivi, avendo fiducia nelle sue potenzialità e in quella che si annuncia come una straordinaria ripartenza nazionale.
Stelle dai colori lucenti cadono sulla Reggia, la illuminano. Giuseppe Vaccaro per la notte delle Perseidi chiede per Caserta più… futuro, legalità, cultura, sport, ecosostenibilità. E lo fa con quel suo stile pop scanzonato e irriverente, ma immediato, efficace. Le parole brillano quanto le stelle. E la speranza legittima è che non rimangano solo parole, ma diventino fatti, tali da poter essere raccontati. È un invito a desiderare lo sviluppo e il bene comune. I desideri si devono chiamare progetti. Allora che dire! Appena la notte stellata più romantica e attesa dell’estate entrerà nel vivo tutti saranno con il naso all’insù.
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