Gli occhi di don Carlo, a Napoli il libro edito da Terre Blu
(Comunicato stampa) -Giovedì 25 gennaio 2024, alle ore ore 18,00 presso il Circolo Canottieri di Napoli, sarà presentato il libro “Gli occhi di don Carlo”, edito da Terre Blu e dedicato al Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi. Introdotto da una prefazione di Franco Arminio, il libro affianca al saggio critico di Andrea Di Consoli le immagini dipinte da Isabella Staino: due percorsi paralleli e indipendenti che formano assieme una rilettura non convenzionale dell’opera di Levi. Una sovrapposizione di sguardi, quello di Levi, di Staino e di Di Consoli, due dei quali “stranieri”, che penetrano la realtà delle cose per andare oltre e al di là di esse. “Levi era uomo di scienza e di ragione – scrive Andrea Di Consoli – ma ha sempre avuto qualcosa, nello sguardo e nell’atteggiamento, di mitopietico, di mitologico, di olimpico, com’è stato più volte detto. Per quanto egli stia con precisione e lucidità nel qui storico, nelle concrete pieghe del reale, in lui emerge sempre questo sguardo “superiore”, tra il lirico e il mitologico, di chi osserva le cose da una sorta di altura sacra”. E aggiunge, parlando di Staino: Il suo sguardo “porta il Cristo altrove, lo rende universale, disarcionandolo dall’iconografia tradizionale del realismo meridionalistico. È come se Isabella Staino ricollegasse quest’opera all’immaginario universale della favolistica popolare – ho pensato a Chagall –, in tal modo dimostrando un aspetto fondamentale, e cioè che l’opera di Levi non è regionalistica, ma universale, perché tutte le civiltà contadine del mondo hanno questa stessa complessità e stratificazione morale e spirituale”.
Andrea Di Consoli
È nato nel 1976 a Uster, in Svizzera, da genitori lucani. Dal 1987 al 2006 ha vissuto in Lucania. Dal 1996 vive a Roma. Scrittore, giornalista, autore televisivo e sceneggiatore, lavora in Rai dal 2000 e a Cinecittà dal 2019, e scrive su alcuni quotidiani come “Il Sole 24 ore”, “Il Mattino”, “Il Tirreno” e “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Tra i suoi libri, “Discoteca” (2003), “Lago negro” (2005), “Il Padre degli animali” (2007), “La navigazione del Po” (2007), “La curva della notte” (2008), “Quaderno di legno” (2009), “La commorienza. La misteriosa morte dei fidanzatini di Policoro” (2010), “La collera” (2012), “Il miracolo mancato” (2016), “Diario dello smarrimento” (2019) e “Tutte queste voci che mi premono dentro” (2021). Autore di alcuni documentari Rai, tra cui “Mater Matera” (2015), ha scritto il soggetto e la sceneggiatura del film “La notte più lunga dell’anno” (2021), diretto dal regista Simone Aleandri.
Isabella Staino
È nata nel 1977 a Firenze. Si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze presso la Scuola di Pittura del prof. Gustavo Giulietti. Vive e lavora a Livorno. Dal 2001 ha esposto le sue opere pittoriche in più di 60 personali in sedi prestigiose in Italia e all’estero. Il ciclo ispirato a “Cristo si è fermato a Eboli” è stato oggetto di mostre dedicate presso le Fondazioni Carlo Levi di Roma e Torino, alla Galleria Tour de Babel di Parigi, e al Palazzo Caporale di Aliano. Ha illustrato con Sergio Staino i libri di Adriano Sofri “Racconto di Natale” (Einaudi, 2002), “Gli angeli del cortile” (Einaudi, 2003) e “L’impero delle cicale” (Coconino press, 2004).
Nel 2003 lo scrittore Antonio Tabucchi dedicò e donò a Isabella Staino il racconto “Isabella e l’ombra”, ispirato a lei e alle sue opere. Nel 2013 ha illustrato con 12 tavole il testo pubblicato da Vittoria Iguazu Editora. Ha collaborato con costumi e scenografie a vari allestimenti teatrali, progetti di arte dal vivo e d’illustrazione collegati alla letteratura e alla musica. Nel 2013/14 ha partecipato con l’esposizione delle sue opere al Festival “Hai paura del buio?”, organizzato da Manuel Agnelli nelle sedi di Torino, Roma, Milano e l’Aquila.
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