Uomini e mare, le pagliarelle dei Variconi con legni spiaggiati
-Sembrano installazioni di land art, messe, in maniera casuale, in una delle zone più suggestive, dal punto di vista paesaggistico, della provincia di Caserta: i Variconi di Castel Volturno.
In quest’oasi naturale che si interpone tra la foce del Volturno e il mare, dove è possibile incontrarvi anche mandrie di bufali e varie specie di uccelli migratori, gli abitanti di Castel Volturno sono soliti innalzare, ogni estate, le cosiddette “pagliarelle”, vere e proprie strutture fatte con pezzi di legno ingrigito restituiti dal mare dopo esservi arrivati attraverso la foce del Volturno.
È un’antica consuetudine quella di costruire questi ripari improvvisati, tipica degli autoctoni di Castel Volturno, la cui simbologia è profonda e stabilisce il particolare legame che hanno, da sempre, con il mare, lontano dalle comodità e dalle beltà dei lidi e degli stabilimenti balneari che sorgono lungo la costa.
Non solo tanta antropologia c’è nell’investigazione socio-culturale delle “pagliarelle”, ma anche un simpatico rimando ai linguaggi visivi contemporanei, in quanto la dimensione creativa di queste strutture supera, a tratti, la fantasia e l’uomo, aiutato dalla natura, si sbizzarrisce spesso nella progettazione di originali composizioni che sembrano evocare opere ascrivibili all’ambito dell’Earth Workers.
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